Organizzato dall'Ufficio per le Comunità Etniche del Ministero all'Istruzione, dall'Agenzia Nazionale per l'Educazione e l'Istruzione e dalla Comunità ceca in Croazia, il seminario vuole essere occasione per uno scambio d'informazioni e buone prassi tra gli operatori delle istituzioni scolastiche minoritarie del paese. Un settore variegato che opera con tre modelli diversi ovvero il modello A che è quello delle scuole della Comunità Nazionale Italiana dove il percorso educativo è svolto totalmente in lingua italiana e poi ancora i modelli B e C che comprendono, rispettivamente, un processo didattico bilingue e quello che invece include solo alcune ore d'insegnamento nella lingua minoritaria. Anche da qui il grande interesse che i vari gruppi etnici presenti in Croazia dimostrano per la realtà della minoranza italiana che, come abbiamo detto, partecipa alla due giorni di Daruvar con diversi relatori. Primo a intervenire stamattina il professor Gaetano Benčić che si è focalizzato sugli aspetti divergenti e congruenti per l'identità nazionale di folclore, cultura e tradizione. Oltre che alla partecipazione delle due consulenti pedagogiche per la CNI, Patrizia Pitacco e Gianfranca Šuran da segnalare quelle di Liana Diković che parlerà del ruolo della biblioteca nella società multiculturale portando l'esempio della Biblioteca e sala di lettura di Pola; della professoressa Ester Bakotić Šepić dell'elementare San Nicolò che presenterà il progetto comune delle elementari italiane di Fiume e della locale CI sulla tutela del dialetto. E il tema della salvaguardia del dialetto, assieme agli sforzi nell'elevamento della competenza linguistica nelle scuole italiane è stato toccato pure nell'intervento di saluto della rappresentante dell'Unione Italiana e docente di lingua italiana, Marianna Jelicich Buić. Da rilevare infine che un capitolo particolare del seminario sarà dedicato al progetto dell'insegnamento della storia e della cultura del territorio portato avanti dalla Regione Istriana. Sarà il professor Damjan Gasperini a presentare questa iniziativa, che da una decina di anni coinvolge tutta la verticale scolastica della penisola e che interessa tanto le scuole della maggioranza che quelle della minoranza.
Lionella Pausin Acquavita