Il presidente della Comunità autogestita costiera, Alberto Scheriani, non usa mezze parole per commentare la vicenda del mancato rinnovo di un contratto ad un giornalista di Radio Capodistria: "E’ stata una sorpresa per tutti, perché nessuno si aspettava che qualcosa del genere potesse accadere. Credo che oramai siamo arrivati all’assurdo. A monte c’è stato un grande lavoro di Felice Žiža - il nostro deputato al parlamento - e della Comunità autogestita costiera per far sì che il governo mettesse i soldi per rendere almeno un po’ più stabile la situazione di radio e TV Capodistria per quanto riguarda il personale, sia nel comparto giornalistico sia nel comparto tecnico. Il fatto che adesso il direttore generale non voglia firmare un contratto con un giornalista è veramente assurdo visto che lui non ci mette un euro dato che i soldi vengono dal governo. Va detto che questi accordi li avevamo fatti già con l’esecutivo precedente, che ci è stato sempre vicino, che ha creduto nella Comunità nazionale italiana e che voleva rispettare quelli che sono i nostri diritti acquisiti. Questi strumenti sono stati fatti propri anche dall’attuale governo, quindi non capiamo la natura del problema che c’è adesso con la firma del contratto con il giornalista in questione".
Si può dare una lettura politica alla vicenda?
"Non parlerei di lettura politica. La politica in quanto tale - la Comunità nazionale italiana e il Governo- ha trovato i fondi. Credo che ci sia invece una volontà negativa da parte della dirigenza della RTV di Slovenia, che non vuole ascoltare le richieste della comunità italiana, le richieste dei giornalisti di radio e tv Capodistria. A questo punto credo che ci sia un problema interno alla RTV di Slovenia che vuole, in qualche modo, distruggere i programmi italiani di Radio e TV Capodistria. Anche in passato ci sono state simili volontà che si ripetono oramai ciclicamente. Non si tratta quindi di un problema politico, ma di un problema interno alla RTV. Questa è una ragione in più per la comunità italiana di lavorare con questo governo per arrivare ad una quanto più grande autonomia dei programmi di Radio e TV Capodistria sia finanziaria sia di contenuti, ma anche in materia di assunzioni".
Stefano Lusa