Il dibattito di Pisino, interrotto per l'ora tarda, riprende dunque nel pomeriggio così come promesso dal presidente Paolo Demarin che vuole concludere questo mandato, forse non con quella riforma strutturale che aveva promesso quattro anni fa, ma almeno con un rinnovamento che porti nuova linfa al tessuto CNI. Decine d'incontri e dibattiti nelle Comunità portati avanti dal presidente UI Tremul nel periodo pre-Covid, varie discussioni assembleari e da ultimo un sondaggio proposto ai consiglieri, hanno indicato le direttrici sulle
quali si è mossa la Commissione statutaria che ha elaborato il nuovo documento che rispetta - tra le altre cose- la nuova Legge sulle Associazioni in Croazia. La questione più delicata - forse- è stata proprio quella legata al mantenimento dell'unitarietà e a garantire lo status di soci nonché il diritto al voto attivo e passivo agli italiani che vivono in Slovenia. Tra le novità maggiori la cancellazione del voto diretto, universale per l'elezione del presidente UI e per quello della Giunta esecutiva e il ritorno a due presidenti eletti dall'Assemblea: quello dell'esecutivo e dell'Assemblea che nello stesso tempo diventa pure presidente UI. Un ritorno al passato, dunque, che va ad eliminare quella forma di democrazia diretta alla quale ci si era abituati dal 2010 in qua. Si propone una data fissa per le consultazioni da organizzare la terza
domenica di settembre e non come finora in piena estate, mentre lo scoglio più arduo da superare è quello del numero dei consiglieri che per qualcuno andrebbe ridotto, ma - missione impossibile- senza intaccare la rappresentanza di tutte e 51 le Comunità degli italiani.
Accantonata l'idea di un organismo snello, con un massimo di 35 persone da eleggere in un'unica circoscrizione, ora si punta alla responsabilità dei futuri consiglieri specie quelli delle CI che si sono dimostrate latitanti. L'avvio del dibattito a Pisino ha in ogni caso dimostrato che le idee sono ancora confuse e che le modifiche sono in alto mare, ma vada come vada, è chiaro che siamo lontani da innovazioni radicali e che le novità che saranno decise a Buie non potranno che essere un semplice ritocco, una piccola rifinitura all'atto giuridico che disciplina e stabilisce il funzionamento della massima istituzione della CNI.
Lionella Pausin Acquavita