
23 studenti per parte quelli coinvolti nel progetto formativo all'insegna dell’interculturalità e della cooperazione tra scuole. Per i giovani montebellunesi ed i loro accompagnatori tre giornate di full immersion nella realtà istriana con visite a Pola, Sanvincenti, Duecastelli, Grisignana e poi naturalmente Buie, Umago e Cittanova località nelle quali risiederanno, ospiti delle famiglie degli alunni della “Leonardo da Vinci”. Un soggiorno che prevede pure la partecipazione ad attività didattiche e laboratoriali ci hanno raccontato i docenti istriani impegnati nel progetto e guidati dal preside Franko Gergorić e dalla professoressa Tamara Tomasich. “L’intento è quello di far comprendere ai ragazzi che tra Veneto ed Istria ci sono poche differenze, che lingua, tradizioni sono un patrimonio comune”, ha spiegato la Tomasich ed ha aggiunto: “Abbiamo tentato in poco tempo, poiché tre giornate non sono tantissime, di far assaporare quella che è l’Istria, la sua cordialità, l’accoglienza dunque farli respirare pure quello che è il nostro buiese”.

Dopo una mattinata passata a scuola dove sono stati organizzati - nonostante lo sciopero dei docenti - una serie di laboratori e dopo una visita al centro storico buiese c’è stata una parte istituzionale per i saluti delle autorità cittadine e regionali. Nell’occasione il dirigente scolastico montebellunese Ezio Toffano ha raccontato che il suo istituto organizza scambi culturali in varie parti d’Europa e del mondo ma che è da anni che cercava di sviluppare un gemellaggio con una scuola istriana. “Siamo felici di essere riusciti ad organizzare un’idea che avevamo nel cassetto da parecchi anni”, ha detto Toffano e ricordando come per tanti anni c’è stato quasi un velo di silenzio nell’affrontare tutto ciò che riguarda il confine orientale, ha sottolineato: “Un confine che in realtà non esiste perché abbiamo un braccio di mare anche poco consistente che ci separa, anzi mi correggo che ci unisce. Quindi dopo decenni di trascuratezza è giusto che adesso si cerchi soprattutto con le nuove generazioni di costruire delle relazioni, dei rapporti che magari in passato erano stati lasciati svanire”.
Tra i giovani inclusi nel progetto e che grazie alle nuove tecnologie comunicano tra di loro e sono in contatto già da settimane abbiamo riscontrato grande complicità. La conferma nelle parole di due studentesse, l’istriana Mattea Glišić Rota e la veneta Siria Comin. “Trovo che la scelta di aderire ad uno scambio culturale sia una scelta molto intelligente per scoprire la storia di un altro posto, di un altro luogo più o meno vicino a noi”, ci ha detto la prima mentre la seconda ha affermato: “Ci fa piacere essere qui, avere un idea di come si vive, delle differenze ma che poi però non sono così distanti dalla nostra vita; abbiamo conosciuto delle belle persone, sono tutti molto simpatici ed accoglienti e siamo veramente molto felici”.
Da ricordare infine che l’ospitalità verrà ricambiata dal 12 al 14 maggio, quando gli studenti della “Leonardo da Vinci” saranno in visita a Montebelluna. (lpa)