Ha suscitato notevole interesse a Fiume l'intervista concessa al quotidiano locale in lingua croata Novi list dalla presidente della locale Comunità degli Italiani Melita Sciucca. In primo piano le insegne pubbliche bilingui.
"Ci farebbe piacere se quale segno di buona volontà dell'amministrazione municipale, all'entrata in Città ci fosse comunque la dicitura bilingue Rijeka - Fiume". Lo ha dichiarato la presidente della Comunità degli Italiani del capoluogo quarnerino, Melita Sciucca, in una recente intervista concessa al quotidiano locale in lingua croata Novi list.
Melita Sciucca ha puntualizzato che il sodalizio di Palazzo Modello non chiede il bilinguismo integrale com'è presente da qualche parte in Istria, non chiede che tutte le insegne siano bilingui. La minoranza, ha lasciato intendere la presidente della Comunità, sarebbe soddisfatta se venisse attuato quanto concordato, ossia che parte dei toponimi tradizionali venisse contrassegnata anche con i nomi storici italiani.
In fin dei conti, ha rilevato Melita Sciucca, siamo parte della storia.
Nonostante l'intervista sia stata di carattere eminentemente culturale, nei commenti dei lettori sul sito Internet del giornale si è potuto leggere un po' di tutto. Certo c'è stato chi ha recepito il messaggio positivo di Melita Sciucca, ma anche purtroppo chi l'ha buttato sul cinismo storico, del tipo "che vogliono questi qua, magari il Trattato di Rapallo". Un segno, che dovrà passare altra acqua sotto i ponti per superare del tutto diffidenze e incomprensioni storiche.