Il processo di regionalizzazione in Slovenia che si sarebbe dovuto discutere alla seduta d'inizio dicembre ma poi aggiornato, ieri sera è - dunque - ritornato in Assemblea. I consiglieri non hanno preso in considerazione la lettera inviata poche ore prima della riunione al presidente Demarin dai vertici della CAN Costiera che lamentavano carenza di materiale e di informazioni adeguate sull' argomento. E non è riuscito a convincere neppure l'intervento del rovignese Gianclaudio Pellizzer che si è dichiarato "imbarazzato a discutere- come cittadino croato di nazionalità italiana- temi che riguardano l'area slovena". Argomentazione rigettata dall'Assemblea UI che sovrana e unitaria ha accolto la delibera in cui - come spiegato dal presidente Maurizio Tremul -oltre che alla proposta di denominazione vengono ribaditi alcuni concetti chiave inerenti al percorso di regionalizzazione: rispetto delle peculiarità del territorio, valorizzazione del ruolo e posizione della CNI, affermazione dei valori della convivenza, della multiculturalità, del dialogo interculturale e del bilinguismo nonché dell' assicurazione della rappresentatività della componente italiana. "Si tratta di un argomento che investe tutti gli italiani della penisola" si è sentito dire a Pisino con il fiumano Moreno Vrancich che ha parlato "della legittimità dell'Assemblea a dibattere e votare su tutti le questioni che riguardano la CNI " e Gaetano Bencich ad auspicare una discussione "non solo di nome e di forma, ma di sostanza sia sulla regionalizzazione istriana che su quella di Croazia e Slovenia". Nella sua replica, Pellizzer che presiede pure il Consiglio per la CNI della Regione istriana e dove molto spesso in qualità di ospite è presente il deputato al seggio specifico del Parlamento sloveno Felice Žiža, ha specificato che il suo intervento non era assolutamente indirizzato a dividere bensì a ricordare che questa come altre questioni si sarebbero dovute discutere in quell' ncontro chiarificatore tra i vertici UI e quelli della CAN Costiera come stabilito ad inizio dicembre dall' Assemblea. Un incontro che però in questi tre mesi non si è riusciti ad organizzare il che fa sorgere leciti sospetti sulla mancata volontà di appianare conflitti e divergenze tra Costiera e Unione. Divergenze che almeno per il momento non sembrano intaccare l'Assemblea UI dove siedono i consiglieri di Croazia e Slovenia.
Lionella Pausin Acquavita