“Un doveroso omaggio a una delle stelle più luminose del balletto classico da parte del suo paese natale”, con queste parole il sindaco di Visinada, Marko Ferenac ha introdotto la bella serata allietata dalle giovani ballerine del Centro di danza umaghese che porta il nome di Carlotta Grisi. Ed è stata poi l’autrice Elena Poropat Pustijanac a riassumere la sua ricerca che si pone come obiettivo la conoscenza sulla vita e i successi dell’ etoile della danza romantica e la promozione di una figura che non ha mai rinnegato il suo luogo natio nonostante vi avesse abitato soltanto per pochi anni.
Nata il 25 giugno 1819, e non tre giorni dopo come riportano le biografie ufficiali, precoce ed eccezionale talento, già sette anni dopo studia alla Scala e a dieci iniziano le prime esibizioni che la porteranno poi da Milano a Parigi, Londra e San Pietroburgo. Il trionfo che le assegna un successo atemporale arriva nel 1841 con l’esibizione di Giselle, apoteosi del balletto romantico che da quasi due secoli muove e commuove la sensibilità dello spettatore e che è binomio inscindibile con quello di Carlotta Grisi. La Poropat Pustijanac ha raccontato che sono state numerose le fonti dalle quali ha attinto dati, notizie, approfondimenti, studi, informazioni anche inedite. “Ho trovato anche delle fotografie sconosciute, mai pubblicate che provengono dalla famiglia e che ci presentano una Carlotta a fine carriera e in avanzata età; ci sono poi dei disegni del periodo quando nasceva Giselle e questi sono piccoli traguardi che danno però tanta soddisfazione”, ci ha detto l’ autrice che citando alcuni articoli di stampa ritrovati ci illustra la personalità della ballerina: “Era una delle top 3 migliori danzatrici del romanticismo, era una ballerina che aveva una sua originalità; tutti la descrivono come una fanciulla molto gentile, sorridente, bella e carismatica, con grande charme, aveva energia e potere di intrattenere il pubblico quindi era indubbiamente un personaggio molto interessante che ha ispirato molti pittori e scultori, il mondo della moda, ma anche quello della botanica perché c’ e’ un fiore, una camelia che porta il suo nome”.
Nel corso della serata intervenuto pure il redattore del volume Đorđe Matić che ha inquadrato il periodo storico e la scena artistico-culturale nella quale si muoveva Carlotta Grisi. Da segnalare pure gli apprezzamenti fatti da Vladimir Torbica, assessore alla cultura della Ragione istriana che ha sostenuto - assieme al Ministero alla cultura e alla municipalità -la stampa del volume. Tra i finanziatori del libro, scritto in croato, italiano e inglese, figura pure la Comunità degli italiani di Visinada. La presidente del sodalizio nonché vicesindaco, Neda Sainčić Pilato nel ribadire che si tratta di un passo importante nella valorizzazione di Carlotta Grisi, alla quale e’ stato dedicato un piano nella restaurata Casa Maraston ci ha svelato che non ci si ferma qua: “Stiamo lavorando per aprire qua a Visinada, una scuola di danza classica e spero che questo nostro sogno diventi realtà già dal prossimo autunno”.
Lionella Pausin Acquavita