Con l'assestamento di bilancio che porta le entrate complessiva a quasi 9 milioni e 300 mila euro sale a 3 milioni e 700 mila l'importo destinato alle Comunità degli italiani, quasi 900 mila in più rispetto all' anno scorso. Un terzo di questi sarà impegnato in cosiddetti investimenti capitali e tra questi va nominata la costruzione della sede della CI di Levade-Gradigne, dei Centri interpretativi di Sissano e Gallesano come pure i lavori di manutenzione di numerose strutture e l'acquisto di attrezzature. Per il funzionamento dei sodalizi -come noto- di vitale importanza il Fondo promozione e il Fondo valorizzazione con il primo che garantisce il pagamento delle spese funzionali, di gestione, riportato -dopo la riduzione del 2022- agli importi storici e che si aggira dunque sui 560 mila euro e il secondo, che va a pagare varie attività e rispettivi dirigenti artistici, che si attesta sui 480 mila euro.
Rimostranze sono emerse sulle tempistiche di erogazione dei fondi che spesso arrivano in ritardo e vanno quindi spesi in pochissimo tempo mentre non mancano gli ese
mpi dove alla rendicontazione eseguita nei termini previsti è mancato il versamento delle tranche successive. Arianna Brajko Gall della CI di Momiano ha raccontato di attendere da gennaio un'ultima quota del fondo promozione 2022 mentre le è già stata versata la prima parte di quello per l'anno in corso. I responsabili delle CI chiedono maggiore rispetto e auspicano -come ha detto il presidente della Comunità di Sissano, Paolo Demarin- la creazione di condizioni che permettano di operare con maggiore serenità a beneficio dei soci e di tutta la CNI. In questo contesto è stata chiamata in causa l'Università popolare di Trieste, ma purtroppo nessun esponente dell'ente morale era presente alla riunione per rispondere alle questioni che hanno toccato pure altri argomenti e tra questi i ritardi nei viaggi d'istruzione.
Vivace pure il dibattito sul Bando UPT per l'assegnazione dei mezzi della Regione Friuli Venezia Giulia. Qualche appunto è stato mosso alla CI di Rovigno ed Umago che hanno partecipato individualmente al Bando nonostante l'accordo che prevede la partecipazione congiunta di tutti i sodalizi per tramite dell'Unione italiana. "Facciamo in modo che non si vada in ordine sparso ed evitiamo inutili ingerenze di soggetti esterni alla CNI", il messaggio lanciato a Sissano dove tra le altre cose è stata notata l'erosione delle risorse messe a bando ma anche le sempre più importanti cifre assegnate alla comunità italiana di Serbia e Montenegro.
Lionella Pausin Acquavita