Slitta dunque di una settimana -rispetto a quella del primo luglio inizialmente prevista- l’elezione dei presidenti di Unione Italiana e della sua Giunta esecutiva e della nuova Assemblea nonché per il rinnovo degli organismi interni di numerose Comunità degli Italiani. Nonostante l’iniziativa del vicepresidente dell’Assemblea, Paolo Demarin di rinviarle a settembre, i consiglieri- chiamati ad esprimersi informalmente- hanno optato per la data estiva.
Una tornata elettorale che si preannuncia però contraddistinta da una serie di dubbi ed incertezze. Con da una parte gli elenchi dei soci delle Comunità non ancora adeguati alle ultime disposizioni di legge concernenti le associazioni in Croazia e dall’ altra l’incognita della nuova direttiva europea sulla privacy che entra in vigore a fine mese anche in Slovenia e Croazia.
Ed è proprio in relazione a quest’ ultima che ieri sera siamo stati testimoni di un duro e acceso confronto tra il consigliere e presidente della CI polese, Fabrizio Radin deciso a non trasmettere gli elenchi di Pola all’ Unione Italiana ed il presidente UI, Furio Radin che in questa posizione ha visto un tentativo di intaccare la massima istituzione rappresentativa della CNI.
“Mi batterò contro chi vuole male all’ Unione Italiana” ha affermato Furio Radin. Deciso a confrontarsi con chi non la rispetta, il presidente UI ha invitato tutti a non perdersi in questioni di lana caprina convinto che i sodalizi - ovvero le commissioni elettorali locali- riusciranno a completare nei tempi previsti i nuovi elenchi mentre ci vorrà ancora tempo per l’applicazione del Regolamento sulla tutela dei dati personali che anzi - stando a Radin- sarà sicuramente modificato.
“Gli elenchi elettorali della mia Comunità non andranno a Fiume” la ferma posizione, più volte ribadita invece da Fabrizio Radin che ha garantito però supporto logistico e professionale nello svolgimento delle elezioni UI.
E ieri sera a Pola, dove è stata notata l’assenza di gran parte dei consiglieri che si riconoscono nel gruppo di opinione de “La svolta”, oltre che al nuovo scadenziario elettorale sono state nominate la Commissione elettorale centrale ed il Comitato di controllo che saranno guidati rispettivamente da Stefano Lusa e Oskar Skerbec.
Com’ era prevedibile, nel corso della riunione, toccata anche la questione dei finanziamenti con in primo luogo la cancellazione del Fondo di promozione per le Comunità degli Italiani dalle dotazioni del Friuli- Venezia Giulia. I consiglieri hanno dimostrato ancora una volta malcontento per le nuove modalità di erogazione dei fondi che hanno ‘’premiato’’- come si è potuto sentir dire- alcuni sodalizi che hanno aderito al Bando dell’Università popolare di Trieste ma hanno nel contempo danneggiato tutti eliminando il Fondo che garantiva l’esistenza stessa delle CI.
Invitato a chiarire se oltre ai 510 mila euro messi a concorso vi siano ancora disponibilità di finanziamento, anche in virtu’ degli oltre 800 mila euro destinati dal FVG alla Comunità italiana dell’ex Jugoslavia, il direttore generale dell’ Università popolare di Trieste, Fabrizio Somma ha affermato che darà risposta scritta.