Nonostante i tagli previsti anche per il prossimo anno il presidente del comitato di programma per i programmi italiani Alberto Scheriani ha sottolineato come sia corretto aver mantenuto una programmazione ambiziosa, rispettando così la professionalità dimostrata in questi anni nonostante nonostante il continuo stato di emergenza.
Come presidente della Can Scheriani ha ricordato il lavoro fatto per reperire i fondi per l’assunzione di nuovi quadri , ottenuti anche grazie alla collaborazione con il deputato al seggio specifico Felice Žiža ed al suo ottimo rapporto con il governo che ha concesso fondi che devono essere destinati unicamente ai programmi italiani.
Il consigliere Salvador Žitko ha introdotto il tema dello scontro politico che si sta giocando sul campo della RTV Slovenia, e ha parlato di quelle che secondo lui sarebbero le pressioni per ridurre il pluralismo dei media sloveni.
David Runco è intervenuto motivando il suo voto al consiglio di programma favorevole alla destituzione del direttore Igor Kadunc. Un modo, a detta di Runco, finalizzato solo a far sentire la propria voce, e vista la lettera mandatagli successivamente da Kadunc gli sembra che l’obiettivo sia stato raggiunto.
Scheriani, infine, ha dichiarato che secondo lui, però, non si può sorvolare sul fatto che continuamente si metta in discussione il ruolo della CNI, come accaduto anche in questa caso per radio e la Tv Capodistria. "Noi come CNI non facciamo un discorso di partiti ma di attuazione dei diritti della CNI con i mezzi che abbiamo a disposizione", ha detto prima di esprimere solidarietà ai programmi italiani "in riferimento ad un commento pubblicato su Facebook da una collega del programma sloveno di TV Koper Capodistria, dove si criticavano pesantemente i programmi italiani, ad ulteriore dimostrazione di quello che l'atteggiamento di parte della maggioranza"
“Dovete fare di più perché i vostri programmi siano più interessanti per tutti”, ha ribadito in risposta il direttore Kadunc, che ha invitato a collaborare maggiormente con Lubiana, per diffondere maggiormente le informazioni sulla minoranza.
Barbara Costamagna