Come mai ha deciso di proporre l’argomento nel saluto ai consiglieri dell’Assemblea?
"Il comunicato del presidente UI, Maurizio Tremul, a mio modo di vedere ha creato tante difficoltà alla Comunità nazionale in Slovenia, ma probabilmente di riflesso anche a quella in Croazia. Perciò reputavo giusto ne venisse informato il massimo organismo decisionale dell’UI. È bene sapere che l’accordo di collaborazione che ho firmato con il premier Janša è stato visto e sostenuto dalla presidenza allargata della CAN Costiera, ma anche in qualche modo nei 27dibattiti e incontri pubblici che ho avuto presso le Comunità degli italiani e nelle loro sedi periferiche dell’Istria slovena, dove ho condiviso il programma e le iniziative, alcune delle quali peraltro vecchie più di dieci, quindici anni. Oggi ho chiesto se il comunicato di Tremul fosse un’opinione personale del presidente dell’Unione o fosse stato concordato con qualche organismo decisionale dell’UI. Il testo è stato ripreso pure nel dibattito parlamentare, trasmesso in diretta nazionale, da una deputata del partito Levica, che se l’è presa con la mia persona e indirettamente con la CNI che secondo lei avrebbe depauperato -così è stato detto- le casse dello stato di una ventina di milioni di euro. Perciò, reputo che il comunicato non abbia fatto bene alla nostra comunità, perché non è un bene che i media nazionali discutano delle nostre difficoltà interne, della nostra rappresentatività e delle nostre istituzioni. Ripeto, i punti dell’accordo sono stati visti e illustrati più volte anche in seno a Radio e Tv Capodistria e mi lascia stupito il fatto che il comunicato stampa di Tremul sia uscito a pochi giorni da un mio intervento televisivo dove, felicitandomi con tutti, ho esposto al pubblico la prossima apertura dell’Ufficio per il bilinguismo, il restauro del Collegio dei Nobili, l’acquisto di un palazzo storico a Capodistria per la CAN Costiera e quella comunale, due ulteriori consulenti pedagogici per le nostre scuole, l’integrazione della legge sulle scuole e ancora tanti altri progetti molto importanti".
Tremul però non critica l’accordo bensì si dissocia da alcune scelte fatte da lei.
"È strano pensare che un presidente, che dovrebbe rappresentare tutta la Comunità nazionale italiana in Slovenia e Croazia, al posto di felicitarsi e congratularsi per i risultati raggiunti con gli esponenti delle istituzioni dell’Istria slovena e dunque con me, con i presidenti delle CAN, con quelli delle CI e con tutti i connazionali, faccia uscire un comunicato del genere nel quale, tra le altre cose, dice che si dovrebbe pensare al territorio. Al territorio noi ci abbiamo pensato, ma non era compito nostro inserire i progetti del territorio nell’intesa con Janša. Si tratta di progetti che ho portato avanti ma con l'aiuto dei collaboratori e assieme a tutti gli altri deputati del Litorale; tra questi posso citare quello relativo al collegamento dell' Acquedotto del Risano con l' Acquedotto del carso sloveno, la costruzione di comunicazioni autostradali tra l'Istria slovena e quella croata, il tentativo di abolire il bollino autostradale nell’area capodistriana, la legge sulle province, i vari programmi per migliorare la qualità dell’offerta all’ Ospedale di Isola e nelle Case di salute del territorio e altre cose ancora".
Prossimamente ci dovrebbe essere un incontro chiarificatore tra vertici UI, CAN Costiera, tra Lei e Tremul. Sarà possibile appianare le divergenze?
"Personalmente non ho nessun tipo di problema. Qualcuno ha scritto che Felice Žiža sfida Tremul, ma questo non è assolutamente vero. Io non sfido nessuno. Sono il deputato della Comunità italiana che deve difendere i diritti della CNI se qualcuno tende a lederli. Sia questo un appartenente al nostro gruppo etnico, sia qualcuno all’infuori, io devo reagire per salvaguardare e tutelare i nostri diritti sul territorio. Qua ho visto un attacco diretto contro gli interessi della CNI e ho reagito".
Come risponde invece a chi dice sia ormai iniziata la campagna per le prossime parlamentari e dunque anche per il seggio specifico?
"Qualcuno attacca i rappresentanti della CNI in Slovenia già dal 2018 e più precisamente dal giugno del 2018, e probabilmente continuerà a farlo. Per quel che mi riguarda, come dicevo, io sono pronto a dialogare così come ho sempre fatto. Lo dimostrano pure i 27 incontri con i connazionali presso le comunità sospesi causa Covid nel febbraio 2021 e ripresi - per un brevissimo periodo- a settembre di quest' anno. Dimostrano che sono una persona che dialoga con i connazionali, con le istituzioni della minoranza, ma anche con quelle della maggioranza; pure in Parlamento sono riconosciuto come una persona aperta e pronta a collaborare, ad ascoltare e a condividere le buone idee che possono migliorare la vita di tutti i nostri concittadini e connazionali non solo nel nostro territorio ma anche in tuta la Repubblica di Slovenia. Se poi nel paese ci sono tanti cittadini che in questo momento hanno grosse difficoltà nell'accettare l’attuale governo, purtroppo questa è una situazione di fatto che sicuramente non dipende solo da noi".
Lionella Pausin Acquavita