I numeri sui nuovi contagi giornalieri in Croazia indicano che la curva non ha cominciato a scendere in maniere decisa. Dagli 88 di venerdì si è scesi a 39 di sabato e si è risaliti ai 66 delle ultime 24 ore arrivando alla quota totale di 1.600 contagiati dall’inizio dell’emergenza. Dopo un giorno senza vittime, si registrano due decessi, avvenuti alla clinica infettiva di Zagabria. Il conto dei morti sale così a 23.
Il Comando nazionale della Protezione Civile che ha condannato l’aggressione avvenuta in una chiesa parrocchiale spalatina, a danno di alcuni giornalisti che stavano riprendendo la messa pasquale, officiata in barba al divieto delle autorità ecclesiastica. Una giornalista è finita al pronto soccorso e il suo telefonino ridotto in frantumi. Come spiegato dal ministro degli interni Davor Božinović la polizia ha arrestato due persone, mentre la diocesi spalatina si è scusata per l’incidente prendendo le distanze dal parroco, che si era preso una denuncia anche una settimana fa per aver celebrato la messa della Domenica delle Palme. In Istria invece nelle ultime 24 ore nessun nuovo contagio mentre il numero dei guariti sale a 30, con l’aumento di 8 su base giornaliera. Intanto all’aeroporto di Zagabria è atterrato un volo proveniente direttamente da Shangai con una sessantina di tonnellate di materiale e dispositivi sanitari per chi è impegnato nella lotta contro il coronavirus. Lo ha reso noto il governo croato precisando che del contingente fanno parte mascherine, guanti, occhiali, camici e termometri. Nelle prossime settimane si attendono altre forniture dalla Cina.
Valmer Cusma