Dall’inizio dell’epidemia in qua - nel paese- sono state registrate 2 mila 47 persone infette mentre sono 63 quelle morte per Covid 19. Ma intanto l’attenzione è rivolta tutta al cosiddetto ritorno alla normalità. A parte qualche problema sulle linee di trasporto urbano e interurbano, dove spesso non viene rispettata la distanza sociale, gli esperti dicono che la prima fase di allentamento avviata lunedì sta procedendo bene. Nei negozi e negli altri servizi riattivati viene rispettato il rigoroso protocollo dettato dagli epidemiologi mentre gli ispettori svolgono costanti controlli. Va detto comunque che camminando per le vie delle principali località della Croazia sono ancora numerose le saracinesche abbassate. Ora l’attenzione è rivolta tutta al 4 maggio con la seconda fase di rilassamento che include ricordiamo l’avvio a pieno regime del sistema sanitario pubblico e privato e quello dei servizi di diretto contatto: parrucchieri, estetisti e cosi via. Da segnalare intanto l’iniziativa di Glas poduzetnika - La voce degli imprenditori, neonata associazione che in poche settimane registra migliaia di associati e che richiede al governo la cancellazione dei tributi parafiscali, nuove modalità per la riscossione dell’IVA e poi tutta un’altra serie di facilitazione per artigiani e dipendenti stagionali. Questi ultimi non sarebbero stati inclusi nelle misure salva economia adottate dal governo e sarebbero tra più colpiti perché in maggioranza legati alle attività turistiche. Intanto i responsabili del comparto- che sperano in una riapertura dei confini e guardano con cauto ottimismo all’ultima fase estiva – stanno ultimando le regole da adottare in tutte le strutture da campeggi a marine, da alberghi ad appartamenti privati per offrire una vacanza sicura.
Lionella Pausin Acquavita