Gli appuntamenti sono certi, non ancora, invece, le date precise del loro svolgimento. Quelle per il rinnovo del Parlamento europeo, previste dal 6 al 9 giugno, potrebbero tenersi - nel rispetto della tradizione nazionale che apre i seggi di domenica- il 9 giugno.
Sono in tanti a prevedere e auspicare che le politiche si svolgano in concomitanza alle europee, ma il premier Plenković non ha voluto confermare né negare questa possibilità. Al suo HDZ, che non dovrebbe in alcun caso avere difficoltà nell'ottenere una maggioranza relativa, converrebbe di più - dicono gli esperti - posticiparle di qualche mese: riuscirebbe a realizzare altri progetti in partenariato con le autonomie locali e regionali e guadagnare così maggior consenso, anche dopo una stagione turistica che si annuncia oltremodo promettente.
Se Plenković decidesse di lasciar estinguere il mandato naturale del Sabor, costituitosi il 22 luglio del 2020, allora le elezioni (che devono svolgersi dai 30 ai 60 giorni dopo quella data) potrebbero tenersi nel periodo che va dal 25 di agosto al 22 di settembre prossimi.
Secondo gli analisti molto dipenderà pure dalle ambizioni personali di Plenković che, forse un poco stanco dei due mandati al governo croato, potrebbe aspirare a un ruolo di primo piano in seno all'Unione europea.
Sulla sua decisione potrebbe influire anche il fatto che a giugno scade il mandato per ben dieci giudici della Corte costituzionale, che sono nominati con la maggioranza dei due terzi.
Per non farsi mancare nulla, a fine 2024, ci saranno pure le presidenziali, e anche quella data va ancora determinata, mentre l'unica certezza è la ricandidatura dell'attuale Capo di Stato Zoran Milanović che, nonostante la sua personalità da "picconatore", gode di un ampio consenso tra gli elettori del centro sinistra che, seppur parcellizzati e divisi, sanno ricompattarsi nei momenti necessari. Anche qui, sempre secondo gli esperti, a fargli traballare la poltrona potrebbe essere, per il momento, solo un’improbabile candidatura del suo eterno rivale: Andrej Plenković.
(lpa)