L'hospice per malati terminali costruito nel rione di Grega a Pola è pronto e attrezzato da oltre un anno però le sue porte sono ancora chiuse. A sollecitare la sua apertura in tempi brevi considerate le necessità, e il rischio che possa iniziare il suo degrado è il Partito istriano dei pensionati che ha lanciato un preciso appello agli enti competenti, ossia alla Regione istriana, alla Città di Pola e alla Diocesi di Parenzo Pola. Rispondendo a una precisa interpellanza ai lavori del Consiglio municipale nell'ottobre scorso, il sindaco Filip Zoričić aveva risposto che per l'inaugurazione si attende la nomina del nuovo vescovo della Diocesi di Parenzo - Pola. E anche da altre fonti arriva la stessa spiegazione. Intanto il bell'edificio costruito sulla superficie di 1.260 metri quadrati continua a rimanere vuoto. È venuto a costare 2,1 milioni di euro di cui 1,3 milioni erogati dal bilancio dello stato e il resto dalla Regione Istriana, dalla Città di Pola e dalla Diocesi. La capacità è di 14 degenti, per il totale di oltre 200 all'anno. Ogni assistito avrà a disposizione una camera singola per consentire ai malati e ai familiari tutta la privacy necessaria nei momenti di grande prostrazione.
Valmer Cusma