Foto: BoBo
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A qualche giorno dal secondo turno tra l’uscente Zoran Milanović e Dragan Primorac, la Croazia si trova dunque ad affrontare interferenze esterne che, come rilevato, cercano di compromettere il processo elettorale. Infatti, il CIR, il Centro internazionale per la resilienza informatica, ha denunciato una forte azione di botnet filorussi nella campagna per il ballottaggio. Indagando termini chiave contenenti i nomi dei due candidati, in due tornate sono stati rilevati comportamenti non autentici su social network come X, Facebook, Reddit, TikTok e altri, tutti riconducibili a robot filorussi, anti-Ue e anti-Nato. I messaggi contengono lodi sistematiche per l’attuale presidente, Zoran Milanović, promuovono contenuti che sostengono le sue opinioni e, diffondendo slogan contro l’Unione europea e la NATO, prendono di mira il suo avversario, Dragan Primorac. Secondo il rapporto CIR, gli account utilizzano immagini del profilo generate dall’intelligenza artificiale e schemi di pubblicazione insoliti. Si rileva ancora che l’attività si è intensificata dopo la prima tornata elettorale che ha assegnato a Milanović il 49,1% dei voti e a Primorac il 13,3%. Da segnalare inoltre un’altra situazione anomala, registrata dal quotidiano Jutarnji list, che ha reso note interferenze americane in un sondaggio pubblicato qualche giorno fa e dove Primorac con il 56% di consensi è risultato il candidato preferito. Inconsueta la partecipazione di account statunitensi che hanno superato quelli croati e intervenuti ad un’ora dalla pubblicazione dell’inchiesta che inizialmente favoriva alla grande Zoran Milanović.