Foto: Reuters
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Per quanto risicata e ridotta al minimo indispensabile, ossia 76 deputati, la maggioranza di governo a Zagabria si conferma stabile e compatta. Al Sabor, infatti, è stata bocciata in scioltezza, senza appello, la mozione di sfiducia nei confronti del premier Andrej Plenković presentata dal Partito socialdemocratico, principale forza dell'opposizione di centrosinistra. I socialdemocratici hanno chiesto di sfiduciare il Governo in seguito allo scandalo che ha investito la sanità e che ha portato all'arresto per corruzione dell'ormai ex ministro Vili Beroš. A favore della mozione di sfiducia hanno votato soltanto 64 deputati mentre 76 si sono espressi contro. Per riuscire nel suo piano, l'opposizione aveva bisogno di raccogliere 76 voti. Una missione dimostratasi impossibile, almeno in questo momento. Il Parlamento ha anche votato la fiducia alla nuova ministra della Sanità, Irena Hrstić, polese di nascita ed ex direttrice dell'Ospedale di Pola. Per Irena Hrstić ci sono stati 77 voti favorevoli, 62 contrari e tre astenuti.
Il Parlamento croato ha pure approvato il Bilancio statale per il 2025, il documento finanziario più importante del Paese, che prevede entrate pari a 33 miliardi di euro e una spesa di 37 miliardi di euro, con una crescita economica prevista del 3,2 per cento. A favore della Finanziaria hanno votato 76 deputati, mentre 65 si sono espressi contro.
Tra i pilastri fondamentali del nuovo Bilancio, il Governo ha sottolineato l'aumento degli stipendi e delle pensioni, il rafforzamento del potere d'acquisto e una migliore qualità della vita dei cittadini.
Ci sarà inoltre una particolare attenzione per le politiche demografiche e l'accessibilità delle abitazioni. Un occhio di riguardo è stato riservato anche alle minoranze nazionali. Le risorse per i programmi relativi all'autonomia culturale delle etnie dovrebbero lievitare all'incirca del 24 per cento.
I dieci giudici della Corte costituzionale dovrebbero essere eletti invece domani, sabato. L'accordo sui nominativi è già stato raggiunto tra l'HDZ del premier Andrej Plenković e il Partito socialdemocratico, che di fatto esprimeranno cinque magistrati a testa di loro gradimento, ovviamente sempre nell'ambito di un faticoso compromesso. Il rinvio della votazione ufficiosamente è dovuto al fatto che i socialdemocratici hanno chiesto una votazione separata per evitare interpretazioni politiche secondo le quali da un lato vogliono spodestare il premier e dall'altro negoziano con l'HDZ di Andrej Plenković per eleggere i giudici costituzionali.

(red)