Come reso noto dall’unità di crisi nazionale, nelle ultime 24 ore sensibile calo dei contagi in Croazia. Dopo tanto tempo si è scesi sotto quota 2.000 per la precisione 1975. Ed è tornato sotto quota 300 il numero dei pazienti in terapia intensiva che ora sono 290. Purtroppo però rimane alto il numero dei decessi per o con coronavirus, l’ultimo aggiornamento parla di 76. Record di decessi in 24 ore nella Regione di Osijek e della Baranja, sono 11. Nella regione litoraneo-montana balza all’occhio il sensibile calo del tasso di positività dei tamponi, per la precisione del 19 %. Su 1.170 effettuati sono risultati positivi 223, nel contempo i guariti sono 380. La brutta notizia sono altri 4 decessi. In Istria contagi in caduta libera a fronte però di un minor numero di test. I casi positivi sono 15 mentre nei giorni scorsi si viaggiava a quota 70, 80. Sono 191 i tamponi effettuati. All’ospedale regionale di Pola sono ricoverati 68 pazienti di cui 2 al centro per la respirazione.
E anche oggi traffico molto intenso ai valichi con la Slovenia in entrata in Croazia e a quelli con la Bosnia ed Erzegovina e con la Serbia in uscita per il rientro a casa di chi lavora all’estero e vuole trascorrere in famiglia le feste di fine anno. L’attesa arriva a diverse ore, come reso noto dalla società automoto croata, spiegando trattarsi degli effetti dei controlli epidemiologici.
Valmer Cusma
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