Anche la Croazia deve fare i conti con l'aria inquinata, un fenomeno che riguarda soprattutto la parte continentale del paese nei mesi invernali quando il vento è più scarso. Stando al Ministero per la tutela dell'ambiente le città maggiormente inquinate sono Zagabria, Slavonski Brod, Sisak e Kutina e una delle cause dell'aria poco pulita è il parco auto piuttosto vecchio, con la media tra 13 e 14 anni nonché la grande percentuale di veicoli a trazione Diesel. E l’impatto sulla salute dell’uomo è notevole, si calcola infatti che in Croazia muoiano precocemente causa l'inquinamento atmosferico 3.500 persone all'anno. Nel tentativo di arginare il fenomeno il Ministero e il Fondo nazionale per la tutela dell'ambiente hanno definito un programma della durata di due anni, del costo di 220 milioni di euro. La maggior parte dell’importo, ossia 90 milioni saranno usati per il finanziamento, di cui la metà a fondo perduto, per l’acquisto di veicoli a emissioni zero. Il riferimento va ai veicoli a grande percorrenza come i taxi e quelli commerciali. Con 35 milioni verrà finanziata la sostituzione degli impianti di refrigerazione nei centri di distribuzione e nei veicoli per il trasporto del cibo surgelato. Si intende così eliminare gli impianti che emettono gas serra e dannosi all'ozono. Altri 25 milioni sono destinati al finanziamento della riqualificazione energetica delle case e 53 milioni di euro per l'acquisto di veicoli a combustibile alternativo e per l'allargamento della rete delle colonnine di ricarica delle auto elettriche
Valmer Cusma
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