In Croazia, non sembra aver fine il confronto verbale tra il capo dello stato Zoran Milanović ed il premier Andrej Plenković. Ieri alla conferenza stampa convocata dal primo è seguito subito un incontro con i giornalisti organizzato dal secondo. "Non un tira e molla verbale ma una risposta concreta alle accuse che mi vengono rivolte" ha affermato Milanović definendo tremende quelle che lo indicherebbero mandante indiretto della sparatoria della scorsa settimana contro la sede del governo in cui e' stato ferito un poliziotto. "Non sono le mie parole che stanno radicalizzando la scena politica e di conseguenza il paese, ma il comportamento di chi guida l'esecutivo" ha detto tra le altre cose il capo dello stato soffermandosi pure sulla questione della convocazione del Consiglio per la sicurezza nazionale. "Plenković mi ha scritto che sarò informato sul termine della seduta, termine che non stabilisce lui ma che dobbiamo concordare" ha precisato Milanović aggiungendo povero è quel paese che dipende da una sola persona e ancor di più se questa persona non ha altri interessi che la propria carriera e il proprio profitto". Il capo dello stato ha inoltre stigmatizzato il lavoro e delle decisioni dell' Unità di crisi anti coronavirus, il comportamento della polizia nei confronti degli immigrati, ma soprattutto, non ha risparmiato rimproveri e dure critiche, a momenti addirittura offensive, nei confronti del premier. Premier che non si è fatto attendere e che ha risposto qualche ora dopo in una conferenza stampa convocata ad hoc. "Solo menzogne e false verità di una persona complessata che non ha ancora superato la sconfitta alle parlamentari del 2016" ha detto Plenković smentendo alcune affermazioni di Milanović circa la loro frequentazione ed amicizia, la sua presunta antipatia nei confronti di Tuđman e quelle su sua madre medico partigiano. "Non ho detto che Milanović è il principale fautore della radicalizzazione e della divisione del paese, ma ora confermo invece che sta dando un grande contributo a questa causa e che le sue posizioni incitano all'odio e alla violenza" ha affermato il capo del governo croato.
Lionella Pausin Acquavita