Qualora la nuova legge sul divorzio proposta dal Governo croato venisse approvata al Sabor, per il divorzio consensuale o congiunto non sarà più necessario recarsi in tribunale. Per i coniugi senza figli basterà rivolgersi semplicemente a un ufficio notarile e sottoscrivere l'apposita dichiarazione sulla separazione legale nella quale si precisa che non sussistono questioni patrimoniali aperte. La Croazia diventerebbe così l'ottavo paese comunitario con tale modello di divorzio piuttosto liberale, accanto alla Slovenia, Spagna, Francia, Estonia, Lituania e Romania. La novità sta però sollevando la reazione da parte di qualche esperto in materia. Per Branka Rešetar, docente di diritto familiare alla Facoltà di Giurisprudenza di Osijek, se la legge venisse approvata, il coniuge più debole sarebbe penalizzato in quanto non potrebbe più contare sul sostegno legale e sul controllo del tribunale in relazione al rispetto delle modalità del divorzio. “E poi”, afferma la docente ”si pone anche la questione materiale. Ora”, spiega, “il divorzio fatto in tribunale costa 40 euro, però la tariffa del notaio sarà notevolmente superiore. Può succedere”, conclude la docente "che una coppia in condizioni di povertà non potrà nemmeno separarsi".
Valmer Cusma