Ricorrono oggi in Croazia la giornata della vittoria, del ringraziamento alla patria e dei difensori croati, nonche' il 25.esimo anniversario dell'Operazione Tempesta. La celebrazione centrale si e' svolta a Knin, alla presenza delle massime cariche dello stato. C'era anche Boris Milošević, vice premier con delega per le minoranze nazionali. Nel 1995, dopo 4 anni di occupazione serba, nell'arco di 84 ore circa 200 mila militari e poliziotti croati liberarono 10.500 chilometri quadrati di territorio, riprendendo cosi il controllo della Krajina. Le vittime furono 241. La celebrazione si e' svolta a Knin dove l'operazione Tempesta si concluse con l'ingresso vittorioso delle truppe croate. Una cerimonia senza incidenti, all'insegna della riconciliazione tanto che per la prima volta e' intervenuto un esponente della minoranza serba. Per la precisione il vice premier Boris Milošević con delega per le minoranze nazionali. Da segnalare unicamente che la polizia ha sbarrato l'ingresso nella piazza principale a un gruppo dello HOS, le forze armate croate, uno schieramento filoustascia che comunque non ha creato problemi e disordini. Come paese vincitore della guerra che ci e' stata imposta - cosi' nel suo discorso il premier Andrej Plenković - esprimiamo grande dolore per le vittime dell'operazione, soprattutto per i civili non solo croati, ma anche serbi e di altre nazionalita'. E si e' detto dispiaciuto per le vittime dei crimini commessi da parte croata. ''Errori e crimini ci sono costati a caro prezzo" ha sottolineato il capo dello stato Zoran Milanovic, definendo irrazionali i discorsi su un'impresa criminale organizzata da parte croata. ''Sono felice che tra noi ci sia il vicepremier Boris Milošević'' ha concluso Milanović "un serbo di Croazia a dimostrazione che i due popoli possono vivere in pace e serenita'. Lo stesso Milošević e' intervenuto dicendo che e' giunto il momento di interrompere la spirale dell'odio. ''La mia presenza qui a Knin" ha concluso "rappresenta un impegno per il futuro". C'era grande attesa per il discorso del generale in congedo Ante Gotovina, intervenuto a nome dei reduci. "Le lezioni del turbolento passato" ha detto "ci hanno resi piu' forti e migliori. La Croazia'' ha aggiunto infine "si sta trasformando in una moderna democrazia europea, uno stato socialmente giusto che si prende cura dei piu' piccoli e piu' bisognosi, uno stato di pari diritti e doveri per tutti i cittadini".
Valmer Cusma