Sospiro di sollievo per i lavoratori transfrontalieri istriani, che possono normalmente entrare in Italia. Da Roma e' arrivata la notizia che non hanno l'obbligo del tampone al momento di varcare il confine. E in fatti di contagi, anche oggi le zone piu' colpite in Croazia sono Zagabria e la Dalmazia. Non dovranno sottoporsi al tampone gli oltre 3 mila lavoratori transfrontalieri dell'Istria al momento di entrare in Italia. Dunque un'eccezione all'ordinanza del Ministro italiano della Salute Roberto Speranza sull'obbligo del test o del tampone per tutte le persone che arrivano in Italia dalla Croazia o da altri paesi a rischio. A intercedere in tal senso a Roma e' stato il Friuli Venezia Giulia, dopo varie sollecitazioni da parte di Tivu' Capodistria. Per l'Istria un traguardo a meta' per il momento, l'altra meta' riguarda l'eccezione dall'ordinanza per i turisti provenienti dalla penisola nel controesodo. Sembra che il capo diplomazia italiana Luigi di Maio abbia considerato la richiesta arrivata dall'Istria tramite il Ministro degli esteri croato Goran Grlić Radman. La risposta da Roma arrivera' nei prossimi giorni, e qualora fosse positiva fara' tirare un grosso sospiro di sollievo agli operatori turistici della penisola, dove il livello dei contagi rimane molto basso. Solo un caso infatti nelle ultime 24 ore, nelle regione Litoraneo montana 2. Un contagiato si e' infettato in Dalmazia e l'altro e' tornato positivo dall'estero. Stando ai rapporti dei comandi di crisi regionali o locali, anche oggi le aree piu' colpite risultano la capitale Zagabria con 47 casi, la regione spalatino dalmata con 35, la regione di Sebenico - Knin 18 e l'area della Slavonia con 15. Come detto, i maggiori focolai di contagio sono le feste e i divertimenti e a proposito aspre critiche vengono mosse al comando di crisi nazionale per non aver imposto misure severe nel settore, cedendo in questo modo alla pressione della politica.
Valmer Cusma