Nonostante il costante aumento dei prezzi da dicembre in qua sembra che la stangata maggiore debba ancora arrivare. Ad annunciarla i distributori e grossisti che avrebbero già comunicato i nuovi prezzi di una sessantina di prodotti agli esercenti e commercianti. "Dalla carne alle banane, dai succhi di frutta al caffè; siamo costretti ad aumentare tutto", avverte la grande distribuzione che parla di una crescita che interesserà in primo luogo articoli d' importazione e andrà dal 10 al 20 per cento ma potrà raggiungere anche il 30 per alcuni prodotti. "L'inflazione è come l'alta marea non può essere frenata e copre tutto", ha detto Branko Roglić proprietario della Orico. Ma l'inflazione da record che nel 2022 si è attestata sul 10, 7 per cento ha già colpito pesantemente i consumatori. Da dicembre in qua e specie con l'entrata in circolazione dell'euro i prezzi sono aumentati notevolmente tanto che alcune categorie, come quella dei pensionati, fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Intanto cresce l'allarme povertà. "Il tasso di rischio è aumentato e ha raggiunto quota 19 per cento", ha constatato il difensore civico, Tena Šimonović Einwalter che ha evidenziato la necessità di aggiornare l'attuale modello di assistenza sociale. "750 mila cittadini sono a rischio povertà", ha detto l'ombudsman evidenziando allo stesso tempo la riduzione del numero di persone che hanno diritto ad una delle forme di tutela o sostegno provvisorio. "Un paradosso- ha fatto capire- che dimostra come le misure adottate siano in collisione tra di loro e che la nuova legge introdotta solo un anno fa non corrisponde alle esigenze reali. Molte persone che avrebbero diritto di una forma di aiuto sociale, non ne fanno richiesta perché hanno paura di perdere la proprietà dell'immobile in cui vivono", e anche questo dimostra la mancanza d' informazioni in un settore complesso ma molto delicato poiché va a toccare la dignità' delle persone.

(lpa)

Foto: BoBo
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