A Zagabria si sta cercando il nuovo ministro alla pianificazione territoriale, edilizia e beni dello Stato. Il nome proposto dall'Accadizeta del premier non piace ad alcuni partner di governo.
Sarà difficile che il Parlamento voti la fiducia al nuovo ministro dell'edilizia entro venerdì, così come ottimisticamente previsto dal premier Plenković e dai vertici del HDZ. Ieri - dopo una riunione burrascosa durata più di 5 ore - i partner minori della coalizione governativa hanno rigettato il nome dell' esponente dei popolari ed attuale segretario di stato alle finanze Stjepan Čuraj che avrebbe dovuto sostituire l'ex ministro Darko Horvat, da sabato in fermo preventivo con il sospetto di malversazioni e abuso d' ufficio.
Le consultazioni proseguono incessanti e -potremmo dire - anche frenetiche poiché non si vuole perder tempo vista l'importanza che il dicastero ha assunto specie dopo la proroga dei termini che l'UE ha concesso per l'utilizzo dei fondi destinati alla ricostruzione post terremoto.
Plenković però dovrà prima di tutto evitare un terremoto politico e trovare un nominativo che vada bene ai partner minori che gli garantiscono i 76 voti necessari alla nomina del sostituto di Horvat.
Il vertice di maggioranza ha fatto emergere le conseguenze di passate spaccature tra alcune forze politiche. Così sono stati i social - liberali ma anche i riformisti di Čačić espulso qualche anno fa dal Partito popolare ora guidato da Čuraj a respingere il nome di quest'ultimo.
Dal vertice di maggioranza nessun riferimento agli altri ministri che si troverebbero nel mirino degli inquirenti anche se alcune fonti dicono che il vice presidente del governo ed esponente della Comunità serba Boris Milošević godrebbe della fiducia e dell' appoggio dei partner minori.
Alessandro Martegani