Da qualche giorno a questa parte la scena politica in Croazia e' molto animata in riferimento allo scandalo legato alla compagnia Janaf - l'oleodotto adriatico e all'elezione del nuovo presidente del partito socialdemocratico. Intanto il governo e' nel mirino delle critiche in quanto non agirebbe in maniera incisiva onde evitare la chiusura della Fabbrica tabacchi di Canfanaro, nel rovignese. Ancora un aspro confronto tra il capo dello stato Zoran Milanović e il premier Andrej Plenković. Questa volta non ideologico ma in relazione allo scandalo di corruzione che vede al centro la compagnia Janaf - l'oleodotto Adriatico. Il suo direttore Dragan Kovačević e' in stato di fermo cautelare e denunciato assieme ad altre 10 persone per favoreggiamento nei concorsi pubblici. Ebbene Milanović ha piu' volte punzecchiato Plenković per non aver fatto arrestare Kovačević tanti mesi prima, nel momento in cui stava intascando una tangente di 260 mila euro. Plenković ha risposto che era all'oscuro delle indagini, di cui del resto istituzionalmente non dovrebbe essere al corrente. Ora Milanović chiede a Plenković un nuovo incontro a 4 occhi sulle loro diverse interpretazioni del funzionamento delle istituzioni statali. Cambiando tema, si conoscono i nomi dei due candidati che si sfideranno al ballottaggio nella corsa alla poltrona di presidente del Partito socialdemocratico, rimasta vuota dopo le dimissioni di Davor Bernardić presentate dopo il flop alle elezioni parlamentari del 5 luglio scorso. Sono il parlamentare Peđa Grbin di Pola e il presidente della regione dello Zagorje e di Krapina Željko Kolar. I pronostici danno favorito Peđa Grbin. Infine, aspre critiche al governo croato dai sindacati e dall'opposizione per non agire in maniera tempestiva e decisa nel tentativo di far desistere la multinanzionale del tabacco BAT, dall'intenzione di trasferire all'estero la sua fabbrica tabacchi di Canfanaro presso Rovigno.
Valmer Cusma