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Terzo al primo turno delle presidenziali con solo due punti percentuali in meno della seconda classificata, Kolinda Grabar Kitarović, Miroslav Škoro già nella notte del 22 dicembre scorso aveva annunciato il che il suo impegno non si concludeva lì e che si sarebbe adoperato per introdurre una terza opzione sulla scena politica nazionale. In questi giorni il cantante croato ha confermato di lavorare in questo senso “l’intento è quello di costituire un movimento nel quale includere le forze politiche che acconsentiranno di correre con il mio marchio” ha detto Škoro pensando alle formazioni di centro-destra e di destra che lo hanno sostenuto alle presidenziali.
Tra queste, per il momento hanno risposto solamente i Sovranisti croati stando ai quali l’accordo con Škoro sarebbe già cosa fatta e i responsabili del Most-Ponte dimostratisi però più freddini. Il leader Božo Petrov ha raccontato che i contatti sono costanti dalla scorsa estate aggiungendo “siamo pronti a collaborare con tutti quelli che mettono l’interesse del paese al primo posto ma ci devono essere delle chiare e comuni direttrici programmatiche”.
“Con i 465 mila voti ottenuti nel primo turno delle presidenziali, Škoro rappresenta un potenziale importante ma per diventare un fattore politico serio deve dimostrare grandi capacità strategiche” l’opinione del politologo, Žarko Puhovski secondo il quale “per Škoro raccogliere sotto il suo ombrello partiti e partitini del centro e della destra sarà difficile in quanto si tratta di uno stagno piccolo con molti coccodrilli”.
Anche per l’analista, Ivica Granić “l’ex cantante avrà serie difficoltà nella realizzazione del piano perché diverse formazioni ma anche numerosi elettori non gli perdonano il mancato appoggiato alla Grabar-Kitarović per il ballottaggio e lo vedono come un traditore che ha portato alla vittoria Zoran Milanović”. (lpa)