C’è grande prudenza in Croazia dove si ha paura di annunciare un miglioramento della situazione che comunque presenta un quadro migliore delle previsioni di qualche giorno fa. Sebbene sia stata superata la soglia dei mille infetti, i nuovi contagi da giorni sono stabili e nelle ultime ore registrano una diminuzione e questo nonostante i nuovi focolai dalmati di Zara e Spalato e nonostante l’aumento dei test effettuati, solo ieri ne sono stati eseguiti quasi 700. La settima vittima croata è un novantenne zagabrese che anche vista l’età, segnalava patologie pregresse mentre fino ‘ora sono 88 le persone guarite. C’è un piccolo barlume di speranza, ma l’ottimismo è mitigato dall’inconsapevolezza sui possibili futuri sviluppi. Una cosa è certa che non va abbassata la guardia, anche perché - rilevano tutti- solo continuando ad attenerci alle misure potremmo rispondere alla diffusione del virus. Intanto il ministero degli esteri croato, su indicazione dell’Unità di crisi nazionale ha diramato un comunicato nel quale s’invitano i cittadini europei ed i croati residenti all’ estero a non venire in Croazia per le festività pasquali. Se lo faranno, dovranno andare in quarantena. Stesso avvertimento lanciato dalle autorità della Regione Istriana dove, dopo che martedì e mercoledì non sono stati registrati nuovi infetti, i risultati sull’ultima settantina di test indicano nelle ultime ventiquattro ore, due nuovi positivi. Sale così a 74 il numero complessivo dei contagi mentre dall’ inizio del’ epidemia in qua l’Istria ha registrato pure due vittime di Covid 19.
Lionella Pausin Acquavita