“Senza un correttivo alla nuova modifica si corre il rischio di non poter avere i vice-sindaci italiani a Cittanova, Pola, Rovigno, Grisignana, Portole, Torre-Abrega, Visinada e Orsera“ si ricorda nel comunicato dell’Unione Italiana nel quale i vertici CNI richiedono l’inserimento nella nuova normativa di disposizioni che consentano di mantenere il livello dei diritti acquisiti ma anche l’attuazione dell’articolo 3 del Trattato italo-croato sulle Minoranze del 1996, articolo che parla di uniformità di trattamento. “Per la precisione i Comuni di Fasana, Fontane, Castellier - Santa Domenica, Lisignano, Montona e Visignano non prevedono l’elezione del Vicesindaco italiano “circostanza questa a cui andrà posto rimedio” si ricorda nel comunicato UI nel quale viene specificato l’impegno del presidente Maurizio Tremul, di quello della Giunta Esecutiva Marin Corva e del deputato italiano al Sabor Furio Radin, ingaggiati nel mantenimento e affermazione, ma anche nell’innalzamento dei diritti così come previsto da leggi costituzionali e accordi internazionali. I rappresentanti della CNI, sono in contatto con il ministro per l’amministrazione, Malenica e con il governo croato per individuare soluzioni normative che soddisfino alle richieste. Espressa soddisfazione per quella che nel contesto, definiscono una importante eccezione, e che continua a garantire l’elezione diretta da parte della minoranza italiana del Vicepresidente della Regione istriana e del Vicesindaco italiano a Umago, Buie, Parenzo e Dignano e nei Comuni di Verteneglio e Valle.
Lionella Pausin Acquavita