Su 1.409 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore in Croazia, ne sono risultati positivi 50 per cui il numero dei contagiati dall’inizio dell’emergenza coronavirus sale a 1650. La loro età media è di poco inferiore ai 50 anni. Lo ha reso noto il comando di crisi nazionale, aggiungendo che purtroppo si registrano altre 2 vittime, ora sono in tutto 25. Per la precisione all’ospedale di Spalato sono decedute due persone con patologie pregresse. I pazienti attaccati al respiratore artificiale sono 34. Nel frattempo, altre 283 persone sono state dimesse dall’ospedale e in questo modo il numero dei guariti sale a 400. Come sottolineato dal ministro della sanità Vili Beroš, il coronavirus è entrato anche in altre case di riposo per anziani oltre a quella di Spalato ora sotto inchiesta. Tra queste quella di Ploče con positivi 12 anziani e 4 dipendenti e quella di Ragusa - Dubrovnik con 6 positivi, per la precisione 6 anziani e un dipendente. Poi le inevitabili domande della stampa sull’increscioso episodio di una parrocchia spalatina dove ieri un gruppo di giornalisti è stato aggredito verbalmente e fisicamente poiché stavano riprendendo la messa pasquale celebrata dal parroco in violazione delle disposizioni. ‘’Sono state spiccate tre denunce penali e alcune al giudice per le contravvenzioni’’ cosi il ministro degli interni Davor Božinović per il quale la grande maggioranza delle 1.600 parrocchie in Croazia ha rispettato il divieto di celebrare le funzioni religiose. Un breve dato sull’Istria: da alcuni giorni non si registra alcun nuovo contagio del virus. E in Croazia, dopo le vacanze pasquali ritorna l’orario di apertura ridotto dei negozi, vale a dire dalle 8 alle 17.00 e i mercati cittadini dalle 8 alle 13.00.
Valmer Cusma