Reazioni spropositate quelle del Movimento patriottico che per intenderci guida il paese in coalizione con il HDZ del premier Plenković. L'esecuzione del brano "Pljuni i zapjevaj, moja Jugoslavijo" (Sputa e canta, mia Jugoslavia) e l'apparizione sul display di bandiere con la stella rossa dell'ex federativa hanno messo in subbuglio gli esponenti del partito conservatore arrivati a chiedere l'espulsione dal paese del cantante Alen Islamović e a minacciare che "se il caso sarà insabbiato, la prossima volta i cittadini si faranno giustizia da soli". "Intimidazioni becere", replicano le forze di centrosinistra, mentre alle associazioni dei veterani della guerra patriottica che hanno sporto denuncia il Ministro degli interni Davor Božinović risponde che non è stata riscontrata ipotesi di reato ma aggiunge altresì che l'esecuzione della canzone è "indigeribile".
A titolo di cronaca va detto che Islamović è anche cittadino croato e che gran parte delle 12 mila persone che hanno partecipato al concerto spalatino di sabato scorso non hanno avuto nulla da ridire ma anzi si sono divertite cantando le canzoni della più famosa rock band dell'ex Jugoslavia che, capitanata da Goran Bregović, è tornata a riunirsi nel 50.esimo della costituzione per una tournee nei Balcani con prima tappa croata, il 25 agosto, alle Cave romane di Pola. In Istria naturalmente non ci sono state polemiche bensì grandi lodi per un concerto che il pubblico - composto dai fan degli anni '70, '80 e '90 ma anche da generazioni più giovani - ha definito memorabile. E mentre il cantante Islamović si dichiara preoccupato per le intimidazioni che sta ricevendo e demanda la questione al leader della band Bregović, in Croazia c'è chi dà ragione ai "patriottici" e chi invece esprime solidarietà ai "Bijelo Dugme". Tra quest'ultimi la cantante Alka Vuica che, ricordando il messaggio pacifista ed antiguerra della canzone in questione, ha aggiunto: "Siamo vissuti in Jugoslavia, questa fa parte del nostro passato che non può essere cancellato con un colpo di spugna".

Bijelo Dugme - Foto: EPA
Bijelo Dugme - Foto: EPA