Foto: BoBo/Žiga Živulović jr.
Foto: BoBo/Žiga Živulović jr.

La pioggia caduta la notte scorsa nell'area spalatina ha dato una mano ai vigili del fuoco stremati tuttavia a Tučepi presso Makarska e a Vinišće nella zona di Traù ci sono ancora focolai attivi, ma sotto controllo. Lo rende noto il Centro operativo antincendio regionale di Spalato. Per la giornata odierna si spera che il vento di bora non crei nuovi problemi. L'incendio scoppiato martedì sera presso Tučepi aveva richiesto l'intervento di 300 pompieri di tutta la Dalmazia e provenienti anche dall’interno del paese. In azione anche i mezzi antincendio dal cielo. Qui il fronte di fuoco era arrivato alla lunghezza di ben 18 chilometri che hanno distrutto 800 ettari di bosco, numerosi oliveti e vigneti e incenerito 300 ettari di vegetazione varia all'interno del Parco naturale del Biokovo. Ieri a Vrsine nell'entroterra di Traù le lingue di fuoco si erano avvicinate alle case, minaccia sventata grazie ai vigili del fuoco e anche alla pioggia. Qui l'area incenerita è di ben 1.300 ettari. L’incendio a Smoković presso Zara è stato spento, tuttavia sul posto rimangono ancora i vigili del fuoco a scopo precauzionale. L'incendio nell'entroterra di Scardona ora sotto controllo, ha interessato 1.700 ettari di superficie, di cui 400 all'interno del Parco nazionale della Cherca. Ci vorranno giorni per la stima dei danni. A proposito delle cause degli incendi qualche esperto parla di un nuovo tipo di minaccia della sicurezza nazionale. Non può essere un caso – dicono - che i grossi incendi siano divampati in contemporanea. Tra i numerosi turisti che arrivano in Croazia – si afferma ancora – ce ne sono anche di malintenzionati o piromani. Alcuni di questi, come reso noto dal Ministro degli interni Davor Božinović sono stati arrestati, ad altri si sta dando la caccia.

Valmer Cusma