Ieri sera, a Buie, serata finale del Dimela cantando che chiude l’ottava edizione del Festival dell’Istroveneto
La canzone “Ulisse“ fa en plein all’ottava edizione del Festival dell’Istroveneto. Il brano interpretato da Stefano Hering su testo musica e arrangiamento di Massimiliano Cernecca, infatti, al termine della terza serata –dopo quelle di Cittadella e Capodistria - è risultato il più votato dal pubblico ma anche dalla giuria di esperti.
Tra gli altri premi degli esperti che in questa settima edizione del “Dimela cantando” non hanno assegnato secondo e terzo posto segnaliamo quello per il miglior testo andato a „Luna“ scritta da Rosanna Bubola e Andrea Scarcia e interpretata, su musica di Bruno Krajcer, da Andrea Scarcia quindi per il miglior arrangiamento ad Aleksandar Valenčić per la canzone „Me manca de morir el tuo mu…museto“ scritta e cantata da Francesco Squarcia mentre una menzione onorevole è andata a „Un' altra partida“ di Andrea Bussani e Sergio Preden Gato.
L’Accademia per la lingua veneta che ha valutato gli aspetti linguistici delle quattordici canzoni in gara ha premiato –come la giuria di esperti- il brano “Luna” mentre il riconoscimento interno quello tra gli esecutori ha premiato Ricardo Bosazzi.
E se Stefano Hering si è dichiarato soddisfatto e orgoglioso per l’aver interpretato un brano che, per la prima volta nella storia della manifestazione, ha unito il gusto di giuria e pubblico, Rosanna Bubola, che ricordiamo ha condotto magistralmente -assieme a Bruna Alessio – anche quest’appuntamento per la sua “Luna” ha affermato “ quando si riesce a creare una cosa bella, presentando momenti neri della vita e mettendo a connubio persone ma soprattutto situazioni stranissime, siamo già vincitori”.
Per Alessandro Mocellin che - assieme a Elis Lovrić, Ileana Pavletić Peroša, Sergio Pavat e Lean Klemenc- ha fatto parte della giuria di esperti, la scelta della canzone vincitrice non è stata facile anche perché la rassegna- a suo dire- è in un percorso in evoluzione qualitativa. “Non potrebbe essere diversamente, non c’è stata la crisi del settimo anno per questa manifestazione straordinaria che ha garantito agli interpreti di esprimersi al meglio con un’orchestra dal vivo e anche in altre piazze ” ha affermato Mocellin riferendosi alla serata veneta di Cittadella.
Anche perciò l’applauso maggiore –ieri sera- nella stupenda cornice di Piazza San Servolo è stato riservato a Marianna Jelicich Buić, responsabile culturale dell’Unione Italiana ma soprattutto anima e corpo del Festival, un incontro voluto e sostenuto oltre che dall’UI e dalla Città di Buie,dalla Regione Istriana e dalla Regione Veneto che ha visto in prima fila- quest’ ultima- il presidente del Consiglio, Roberto Ciambetti. (lpa-ja)
Lionella Pausin Acquavita