Un altro importante passo avanti verso il recupero e la valorizzazione dell'identità storica fiumana è stato compiuto. Accanto alla bandiera ufficiale tornerà a sventolare, quale vessillo solenne lo storico tricolore con l'aquila bicipite, la corona e la dicitura Indeficienter.
Il Consiglio cittadino ha approvato a larga maggioranza - 21 voti a favore, 7 contrari e 2 astenuti - la proposta di reintroduzione del tricolore come bandiera solenne avanzata dal gruppo consiliare della Lista per Fiume, con l'appoggio del centrosinistra capeggiato dal sindaco Vojko Obersnel. A cercare di contrastare l'iniziativa è stato il centrodestra, secondo il quale il tricolore con l'aquila bicipite risalirebbe a un periodo, quello della seconda metà dell'Ottocento, quando la nobiltà ungherese favoriva la componente italiana. Per tutta risposta la Lista per Fiume, si è richiamata a un articolo del fondatore del quotidiano croato cittadino, Frano Supilo, risalente al 1903, nel quale l'autore scrisse come la bandiera non fosse il simbolo di un partito autonomista, bensì della città e dei suoi cittadini. Il dibattito è stato molto acceso, ma alla fine ha prevalso il buon senso, grazie anche alla solida alleanza tra io schieramento civico e il centrosinistra. Alla mozione originale, comunque, è stata apportata alla fine una sostanziale modifica che sa tanto di compromesso, quasi a dimostrare che nemmeno la maggioranza sia stata troppo convinta di quello che stava facendo. Su proposta di Obersnel è stato deliberato infatti che il vessilli sarà issato in maniera permanente soltanto al centro di piazza della Risoluzione fiumana e non sarà esposto nel Palazzo municipale e nell'ufficio del sindaco.
La scelta stessa di optare per la bandiera solenne rappresenta un compromesso, per permettere, almeno per il momento, al tricolore storico di ritornare in auge. Infatti già nel 1998, e successivamente nel 2016, l'Assemblea municipale fiumano aveva approvato la proposta che la bandiera ufficiale della Città fosse lo storico tricolore, con la corona e la dicitura Indeficienter. Entrambe le volte, però, il Ministero dell'Amministrazione aveva rigettato la decisione richiamandosi a cavilli legali. Il procedimento non si è ancora concluso, ma evidentemente, per evitare di andare alle calende greche, la Lista per Fiume ha suggerito di ricorrere allo stratagemma della bandiera solenne, per la quale non è necessario il benestare da Zagabria. Al momento circa il 42 per cento delle autonomie locali utilizza le bandiere solenni, che spesso e volentieri sono quelle storiche. Anche Fiume si unisce ora a questa lista, segno della volontà, almeno di una buona parte della cittadinanza, di riappropriarsi della propria storia, senza dare sempre e comunque alla stessa chiavi di lettura etnocentriche, che non colgono la complessità globale della situazione storica. Chissà se un domani davvero il tricolore ottocentesco diverrà il vessillo ufficiale; c'è da sperarlo perché rappresenterebbe il coronamento di un percorso lunga e difficile, ma anche entusiasmante di riscoperta dell'identità municipale.
Dario Saftich- La voce del popolo