Oggi in Croazia è giornata di silenzio elettorale. Domani è in programma la prima tornata delle elezioni amministrative. Gli elettori saranno chiamati a eleggere i Consigli comunali e cittadini, le Assemblee regionali, i sindaci di Città e Comuni e i loro eventuali sostituti nonché i presidenti di Regione e i loro sostituti. Nelle maggiori città sono numerosi i candidati in lizza per la carica di sindaco, per cui il voto soprattutto a Zagabria, Spalato e Fiume rappresenterà anche un test politico importante per i principali schieramenti di maggioranza o di opposizione a livello nazionale. Sia il centrosinistra che il centrodestra si presentano un po' dappertutto in ordine sparso. C'è anche una proliferazione di liste e di candidati indipendenti dietro ai quali però alcune volte, secondo gli analisti, si celano le principali forze politiche, soprattutto nelle zone in cui il loro rating non è elevato. A Fiume per la prima volta dopo 30 anni, stando ai sondaggi, i socialdemocratici non sono più sicuri di farcela. Il loro candidato Marko Filipović andrà quasi sicuramente al ballottaggio, però fra due settimane, dovrà vedersela con qualche rivale agguerrito. In pole position, in questo senso è l'indipendente Davor Štimac.
Gli appartenenti alle minoranze nazionali avranno l'opportunità in singole autonomie locali e regionali di esercitare pure il voto etnico, aggiuntivo, ovvero di votare per i vicesindaci e i vicepresidenti di Regione espressione delle etnie. Gli elettori iscritti sull'elenco specifico della Comunità Nazionale Italiana avranno il diritto di eleggere direttamente in Istria il vicepresidente italiano della Regione. In diversi Comuni e Città a Statuto bilingue potranno pure eleggere direttamente il vicesindaco italiano. Gli appartenenti alle minoranze dovranno però chiedere tassativamente ai seggi le schede per il voto etnico, aggiuntivo. Riveste grande interesse soprattutto la consultazione per il vicepresidente italiano della Regione istriana. Sono in lizza due candidati, Jessica Acquavita e Valmer Cusma. A Pola nella corsa per l'elezione del vicesindaco italiano, il presidente ad interim uscente della Regione, Fabrizio Radin, dovrà confrontarsi con lo sfidante Bruno Cergnul.
In sette autonomie locali istriane c'è un solo candidato per la carica di sindaco. Scontata quindi l'elezione, ad esempio di Anteo Milos a Cittanova e di Edi Pastrovicchio a Valle.
Dario Saftich (La Voce del popolo)
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