"Siamo alla soglia della terza ondata, in caso di superamento dei mille contagi al giorno vanno irrigidite le misure di contenimento" questa l'opinione degli esperti che denunciano un certo rilassamento tra la popolazione visibile camminando soprattutto nelle grandi città. "L'aumento dei contagi -per il momento- non è riconducibile alla riapertura delle terrazze di bar e ristoranti questo potrà venir constatato solo tra una decina di giorni, ma invece è certamente dovuto alle feste private e alla riapertura delle scuole" aggiungono che guardano con preoccupazione a quanto sta avvenendo nei paesi contermini e fanno l'esempio della Serbia, dove nonostante l'alto numero di vaccinazioni le cifre rimangono alte anche perché la cittadinanza ha subito rigettato le mascherini e il mantenimento della distanza sociale. Pure Krunoslav Capak direttore dell'Istituto croato per la salute pubblico concorda che la disciplina della cittadinanza stia diminuendo e rilevando le ultime ricerche che parlano di come almeno il 25 per cento della popolazione è stato in contatto con il coronavirus aggiunge: "La campagna vaccinale va a rilento e non possiamo permetterci un rilassamento". Sono 65 mila le persone che hanno finora completato la vaccinazione e altre 168 mila che hanno ricevuto la prima iniezione mentre come ha rilevato il ministro alla salute Vili Beroš sono complessivamente 408 mila le dosi di vaccino arrivate finora in Croazia. Il ministro degli interni Božinović ha intanto annunciato la proroga delle misure anti-covid fino al 31 marzo. Concesse però manifestazioni culturali con pubblico limitato e gare sportive all'aperto per le categorie inferiori, ma senza pubblico.
Lionella Pausin Acquavita
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