Foto: Pixabay
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Il governo croato sembra seriamente intenzionato a combattere eventuali aumenti dei prezzi ed in primo luogo quelli dei generi alimentari. "L'introduzione dell'euro non può giustificare in alcun modo i rincari di cibo e servizi" - ha sentenziato il premier Andrej Plenković che ha convocato d'urgenza una riunione con i ministri del settore e ha fatto intervenire subito ispettori e altre autorità di controllo. "L'imperativo è la tutela dei consumatori" - ha detto il capo del governo. Un proposito ribadito pure dal ministro all'economia Davor Filipović che dopo un incontro con i rappresentanti delle associazioni dei commerciati e i responsabili delle maggiori catene alimentari operanti nel paese è stato molto duro. "Approfittare del momento per far lievitare prezzi che sono continuati a crescere da mese a mese, è vergognoso" - ha detto il ministro facendo chiaramente capire che questo andamento non sarà tollerato. Egli ha ricordato le sovvenzioni governative, quelle sul costo dell'energia, della benzina che non hanno fatto registrare ribassi o almeno, riportare i prezzi alla situazione precedente. "Adotteremo tutti i meccanismi a disposizione per arginare fenomeni speculativi" - ha fatto capire il ministro che ha parlato di "liste nere e fino al congelamento di un ampio spettro di prodotti e servizi". I suoi interlocutori hanno - naturalmente - negato aumenti ingiustificati facendo cadere eventuali colpe sui fornitori. Intanto l'ispettorato statale ha pubblicato in queste ore i dati sui controlli effettuati da settembre in qua ovvero dall'introduzione della doppia esposizione dei prezzi e del prezzo massimo alcuni articoli. Su più di 8.000 sopralluoghi, registrate oltre 1.700 infrazioni. Una parte di queste si riferiscono proprio al superamento del tetto imposto dal governo per olio, farina e altri generi alimentari.


Lionella Pausin Acquavita