"I programmi operativi definiscono i meccanismi di tutela e garantiscono l’attuazione dei diritti in armonia alla Legge costituzione sulle minoranze e agli altri atti normativi del paese”, ha ricordato il premier Andrej Plenković aggiungendo che questi inoltre sostengono le attività degli organismi rappresentativi delle 22 etnie riconosciute dal paese. “Nell’elaborazione dei programmi saranno inclusi gli 8 deputati etnici, che entro 15 giorni dovranno presentare le rispettive proposte all’Ufficio governativo per i diritti umani e i diritti delle minoranze”, è stato detto alla riunione dell’esecutivo. Nella parte aperta Plenković si è soffermato su alcune questioni attuali e sulle attività correnti del governo ponendo l’accento sugli indicatori economici positivi dalla crescita del PIL, che pone il paese al secondo posto in Europa, all’inflazione che si è stabilizzata sul 3,3 per cento ovvero la più bassa dal settembre 2021. Egli si è inoltre vantato dei dati relativi al lavoro. “I migliori nella storia del paese”, ha detto, poiché vedono impiegate 1 milione 736 mila persone. Il numero dei disoccupati -83 mila- è il più basso mai registrato il che, a detta di Plenković, sottintende la necessità di proseguire con la politica della rivitalizzazione demografica, la digitalizzazione e gli investimenti nel settore dell’educazione e istruzione.
Compiacimento del premier per la notizia arrivata da Bruxelles che ha valutato positivamente la richiesta per il versamento della quinta tranche, si tratta di 822 milioni di euro, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. “Arriveremo così a superare i 4,5 miliardi di euro”, ha ricordato affermando che anche questa rata sarà utilizzata per la costruzione di asili, scuole, centri per gli anziani, per progetti nel settore dell’energia, dell’infrastruttura turistica, sanitaria e stradale nonché per la ricostruzione delle aree colpite dal terremoto.

Il premier croato Andrej Plenković - Foto: BoBo
Il premier croato Andrej Plenković - Foto: BoBo