Nel novembre scorso l'inflazione ha nuovamente battuto il record, arrivando a quota 13.5 percento. A incidere maggiormente sull'impennata il rincaro dei generi alimentari, delle bibite analcoliche nonche' dei ristoranti e alberghi. A fine anno comunque l'inflazione per tutto il 2022 dovrebbe attestarsi sotto il 10 percento. E' dal maggio del 2020 che l'inflazione in Croazia e' in continua ascesa e nel novembre scorso ha toccato il valore record del 13,5 percento. Come dicono i dati dell'Istituto Nazionale di Statistica, sulla lievitazione hanno inciso soprattutto il rincaro su base annuale dei generi alimentari e bevande analcoliche andati su del 19,2 percento, poi degli alberghi e ristoranti del 17 percento, dell'arredamento e della manutenzione ordinaria della casa del 16,6 percento, nonche' del gas e altri combustibili del 16,5%. E' rimasto sotto il livello dell'inflazione il rincaro dei trasporti, di generi vari e servizi, del tempo libero e cultura, dell'abbigliamento e calzature, delle bevande alcoliche e sigarette, della salute e infine dell'istruzione. Secondo il ministro delle Finanze Marko Primorac la pressione inflattoria si fa ancora sentire, tuttavia la situazione dovrebbe migliorare a dicembre mentre a fine anno l'inflazione dovrebbe risultare contenuta sotto il 10 percento per tutto l'anno. A proposito delle proiezioni per il 2023 Primorac ha affermato che entro il primo semestre dovrebbero farsi sentire le misure antiinflazione della Banca Centrale Europea mentre l'anno prossimo dovrebbe concludersi con l'inflazione al 7,5 percento. Intanto per martedi' prossimo si annuncia il sensibile calo del prezzo dei carburanti, di quasi 13 centesimi per litro.
Valmer Cusma