Foto: BoBo
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La direzione della compagnia marittima Jadrolinija nuovamente nella bufera dopo che da un altro suo traghetto, precisamente il Supetar, è caduta la rampa di imbarco. L'incidente, questa volta per fortuna senza vittime, è avvenuto durante l'attracco dell'imbarcazione allo scalo di Brestova sulla costa orientale dell'Istria. Dopo questo incidente il sindacato dei marittimi ha nuovamente accusato la direzione della compagnia di pesanti responsabilità, chiedendone la rimozione. Dal canto suo il Ministro del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture Oleg Butkovic non ha voluto rilasciare dichiarazioni prima dell'esito dell'inchiesta. Interpellata sull'incidente la direzione stessa ha dichiarato alla Televisione pubblica che la caduta della rampa è stata causata dalla cattiva gestione del sistema idraulico. Per tale motivo il primo ufficiale di bordo evidentemente ritenuto responsabile dell'accaduto è stato sospeso. E alla fine di agosto dal traghetto Mljet era caduta la rampa mentre era in navigazione tra Spalato e l'Isola di Brazza e anche in quel caso non si era avuto alcun danno tra i passeggeri. Intanto la Jadrolinija, che ha sede a Fiume, non nasconde la sua rabbia per il rapporto sull'incidente del traghetto Lastovo dell'11 agosto scorso a Lussinpiccolo. Qui lo ricordiamo, la rampa dell'imbarcazione era caduta sul molo schiacciando e uccidendo tre marittimi. Evidentemente la compagnia non ha gradito che la responsabilità della tragedia sia stata attribuita al Presidente della direzione David Sopta. Nel comunicato diffuso dalla Jadrolinija si afferma che la bozza del rapporto finale sull'indagine in questione non è obiettivo e che rappresenta una minaccia per tutti gli armatori croati nonché per il sistema del Registro Navale croato. "Nei bandi di gara per il trasporto marittimo di linea" così il comunicato "la divulgazione di documenti non verificati può venir interpretata come un serio tentativo di destabilizzare la Jadrolinija a favore della concorrenza".

Valmer Cusma