Il premier Plenković ha tirato sicuramente un sospiro di sollievo dopo le assicurazioni ricevute dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sul prolungamento dell'utilizzo dei fondi per la ricostruzione post-terremoto fino a giugno del 2023. "Siamo molto soddisfatti che le autorità UE abbiano preso in considerazione la particolare situazione in cui ci siamo trovati dopo le scosse sismiche che hanno colpito, in un periodo di emergenza pandemica, prima Zagabria e poi la regione di Sisak e della Moslavina" ha affermato il capo del governo. Anche l'esponente UE ha riconosciuto la specifica situazione croata dichiarando che la Commissione è interessata al superamento delle difficoltà oggettive in cui si è trovato il paese. "Anche se le regolative non prevedono una proroga, sarà possibile valutare i termini per le cosiddette capacità di assorbimento dei fondi" ha fatto capire la von der Leyen. Una posizione importante per Zagabria che, nonostante l'altro numero di progetti presentati, è riuscita finora a spendere solo il 4% dei 750 milioni di euro garantiti per sanare i danni dei terremoti e che si sarebbero dovuti spendere entro la prossima estate. Pure i partiti dell'opposizione hanno salutato le notizie provenienti da Bruxelles ed hanno invitato Plenković ed il suo governo a rimboccarsi le maniche. "Sarebbe una catastrofe - hanno detto - non riuscire ad allocare i fondi che si sarebbero dovuti ripartire in 18 mesi pure dopo questi ulteriori 12 di proroga".
Lionella Pausin Acquavita
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