L'innalzamento delle sbarre e il passaggio libero nei 73 punti di controllo frontalieri sugli all' incirca mille chilometri di confine tra la Croazia e Slovenia e Ungheria, saranno un momento memorabile per tutti ma in primo luogo per le popolazioni che vivono nell' area di frontiera. Un avvenimento storico che la Regione Istriana intende festeggiare alla grande dal Dragogna alla Ciciaria. E se la municipalità pinguentina organizza San Silvesto e fine anno al valico di Sočerga (San Quirico) -Požane (Posane) il Comune di Buie e la Regione istriana festeggeranno l' abbattimento dei confini proprio sul fiume Dragogna e precisamente a quello di come racconta il sindaco di Buie Fabrizio Vižintin: "Noi da 30 anni siamo tutti scontenti perché questa frontiera amministrativa ci ha reso la vita difficile visto che qua siamo tutti contrassegnati da legami di parentela, amicizia; si lavora la terra dall'una o dall' altra parte, si vive, lavora va a scuola di qua o di là, perciò da domani - quando il confine sparirà- per noi sarà una nuova vita". Una festa di Capodanno che -dunque - in tanti non dimenticheranno, da qui l'invito della municipalità buiese a partecipare ai festeggiamenti che saranno accompagnati da musica, canti e momenti conviviali rileva il sindaco Vižintin soddisfatto dell'annunciata partecipazione delle autorità regionali, di sindaci e vicesindaci, consiglieri ed esponenti delle vita politica, sociale e culturale delle municipalità dell' Istria croata, slovena ed italiana. Da segnalare infine che la cerimonia ufficiale del governo croato sarà celebrata nella mattinata del primo gennaio al valico di Bregana- Obrežje. Saranno presenti oltre che al premier Andrej Plenković e alla presidente della commissione europea Ursula van der Leyen pure la nuova presidente slovena Nataša Pirc Musar.
Lionella Pausin Acquavita