Dalla mezzanotte libera circolazione in 10 delle 21 contee del paese. La task force antivirus nazionale sta valutando la richiesta di altre tre. “Pur consapevoli dei pericoli causati dalla mobilità delle persone abbiamo deciso di allentare questa misura che provocava gravi disagi” è stato detto a Zagabria. “Alle singole regioni la decisione se permettere o meno pure la libera circolazione da contea a contea” hanno aggiunto i responsabili dell’ Unita di crisi nazionale confermando che ci vorrà ancora un po’ di tempo per allentare le altre limitazioni. Elaborato comunque un documento che è stato pubblicato sulle pagine del HZJZ, l’ente per la tutela della salute pubblica con le indicazioni per i proprietari di bar e ristoranti. Gli esercizi potranno essere riaperti solo rispettando precise condizioni: rimangono off gli spazi chiusi, rigide regole sulle distanze sociali e anche per chi si indirizzerà sui servizi d’asporto dovrà attenersi ad un protocollo severissimo. Mobilità acconsentita da stamattina anche in tutta la Regione istriana, dove comunque da una settimana era possibile circolare nell’ambito di 7 grandi aree escluso il buiese-umaghese. E dunque sono soprattutto i cittadini di quella zona a tirare un sospiro di sollievo mentre si è in attesa di novità per i frontalieri che ancora non possono recarsi al lavoro in Italia. La settimana appena trascorsa ha dimostrato che non c’è stato grande movimento, gli istriani- generalmente- si attengono alle regole e dunque non ci dovrebbero essere problemi è stato detto a Pola assieme alla buona notizia che neanche oggi si registrano nuovi contagi. Negativi tutti i 55 test mentre si è in attesa dei risultati di un’altra trentina, test che ora vengono analizzati direttamente nel laboratorio dell’ospedale istriano.
Lionella Pausin Acquavita