Oggi in Piazza San Marco a Zagabria alcune centinaia di persone hanno preso parte alla protesta contro le misure varate dal governo per frenare la diffusione del coronavirus. Sul cartellone di un manifestante il premier Andrej Plenković e' stato paragonato al criminale nazista Josef Mengele. E dall'ultimo bollettino della protezione civile emerge che ben 66 persone hanno perso la battaglia contro il Covid. In Croazia da una parte aumenta l'interesse per la vaccinazione, dall'altra invece non si placa la protesta contro le misure varate dal governo per contenere l'espansione della pandemia. In piazza San Marco a Zagabria alcune centinaia di persone hanno detto apertamente "no" alla vaccinazione contro il Covid. Sul cartello di un manifestante il premier Andrej Plenković era paragonato al criminale nazisata Josef Mengele che nel lager di Auschwitz aveva fatto esperimenti su centinaia di migliaia di detenuti ebrei e zingari. Molto infuocato l'intervento dell'avvocato Mate Knezović. "Noi siamo persone libere "ha tuonato" e non intendiamo obbedire alle imposizioni del potere. Non abbiamo paura né dei carri armati né degli aerei, figuriamoci delle loro parole". Intanto l'ultimo bollettino della protezione civile nazionale indica un lieve calo dei contagi, pero' non si puo' assolutamente parlare di tendenza. Sono esattamente 6.315 ma il dato piu' preoccupante e' il decesso di 66 pazienti Covid. Di questi ben 9 al Centro clinico ospedaliero di Fiume che dunque sta attraversando le giornate piu' nere dallo scoppio della pandemia. Due deceduti avevano solo 22 e 37 anni. Purtroppo brutte notizie anche dall'Istria con 139 nuovi casi positivi e due pazienti che hanno perso la battaglia contro il Covid. Uno aveva 63 e l'altro 79 anni. I pazienti covid all'ospedale di Pola sono 60, un numero che mette a dura prova la struttura tanto che la direzione ha deciso di sospendere il programma chirurgico da lunedi prossimo, eccezion fatta per i casi urgenti.
Valmer Cusma