A chi lo critica per la lenta ricostruzione post sismica della Banovina il premier Plenković risponde che non si può migliorare la situazione in 24 ore e, ricordando come quella di l' Aquila in Italia vada avanti da ben 14 anni, ha elencato quanto fatto dal 2020 i qua. "Quasi 8 mila strutture rinnovate e altre 760 in fase di restauro, dismessi quasi tutti i villaggi container con i cittadini trasferiti nelle 12 nuove palazzine, con altre 8 in fase conclusiva sparse in tutta l' area della Contea di Sisak-Moslavina", ha detto Plenković affermando che altre 36 ne saranno costruite e che per la ricostruzione dell' area sono previsti complessivamente 3, 3 miliardi di euro provenienti da fondi nazionali ed europei. "Si tratta di un percorso lungo che non può concludersi nel giro di una notte", ha aggiunto il premier che assicurando la massima disponibilità ed impegno dell' esecutivo ha richiesto ai cittadini dell' area un po' di comprensione e pazienza. Invito, accolto - sembra- dalla popolazione locale che dopo un iniziale malcontento sta registrando ora i primi risultati concreti, ma non invece dagli oppositori politici che continuano a denunciare disorganizzazione e totale mancanza di visione sulle priorità. "Capisco l'opposizione, perché non è facile essere per tanti anni all'opposizione", il commento ironico di Plenković che non ha mancato di rispondere al messaggio natalizio del capo dello stato Milanović che, tra le altre cose e richiamandosi al governo, ha nominato la corruzione. "E come se io desiderassi non avere più un presidente filo-russo, antiucraino, antieuropeo, e anti Nato", ha detto il premier aggiungendo che anche il suo auspicio "è quello di vedere a capo della nazione una persona che rispetti Schengen e l'eurozona e non ci faccia entrare in conflitto con gli altri paesi e soprattutto con quelli vicini".
(lpa)