Dopo Osijek, Fiume e Spalato la giornata dell'euro si è tenuta a Zagabria a 64 giorni dalla sua introduzione come valuta ufficiale in Croazia. Dal luglio scorso, ha dichiarato il Governatore della Banca nazionale Boris Vujčić, si coniano le monete ed è pure iniziata la fornitura delle banconote alle banche che, assieme all'agenzia FINA e alle Poste croate, avranno un ruolo rilevante nella distribuzione del denaro. Parlando delle esperienze degli altri paesi, il governatore ha poi affermato che con il passaggio all'euro è aumentato il tenore di vita dei cittadini e un tanto è da attendersi pure in Croazia.
Vujčić ha quindi invitato i cittadini a depositare in banca e a convertire subito in euro i loro risparmi nascosti sotto il materasso, senza aspettare le resse degli ultimi giorni. Un analogo invito lo ha rivolto il premier Andrej Plenković sottolineando che l'entrata della Croazia nell'eurozona è un progetto politico accolto al momento della sua adesione all'Unione europea. "Se a tutto ciò aggiungiamo la prossima entrata nella zona Schengen", così ancora Plenković, "significa che il 1.mo gennaio prossimo la Croazia avrà realizzato tutti i suoi obiettivi strategici". Infine il premier ha riportato il giudizio dell'agenzia internazionale di valutazione del credito FITCH secondo la quale con il passaggio all'Euro la Croazia sarà meno esposta ai rischi.
Valmer Cusma
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