Per il premier croato Andrej Plenković il 2022 sarà ricordato per il raggiungimento di traguardi strategici come l'apertura del Ponte di Sabbioncello, definito il progetto dell'orgoglio e dell'unità. Questo uno dei temi nei suoi auguri di Capodanno alla nazione. A proposito delle integrazioni europee della Croazia Plenković ha sottolineato il fatto che il paese entra nella fascia ristretta dei 15 stati che allo stesso tempo sono membri della NATO, dell'Unione europea e fanno parte dell'Eurozona e dell'area Shengen. Si è inoltre compiaciuto della crescita economica del paese e dei provvedimenti del governo per tutelare le fasce più deboli dall'inflazione e dal rincaro delle bollette energetiche. "Nel 2023 - ha aggiunto - daremo un maggiore impulso alla ricostruzione delle aree terremotate della Banovina, nella Croazia centrale". Su quest'ultimo punto però il capo dello stato Zoran Milanović non ha risparmiato picconate al governo accusandolo di totale incapacità. "In due anni - così Milanović ai giornalisti - "sono state ricostruite solo sei case su 38.000 danneggiate dal sisma del dicembre 2020. E il paradosso è - ha continuato - che i soldi per la ricostruzione ci sono, anche grazie agli aiuti europei. Purtroppo, però - ha concluso - il governo sicuramente non è all'altezza della situazione". Insomma, appare ancora molto lontano, se non irraggiungibile, il giorno in cui Plenković e Milanović si scambieranno ramoscelli d'ulivo.
Valmer Cusma