La Croazia sta prendendo in considerazione la possibilita' di aumentare le capacita' del rigassificatore di Castelmuschio sull'Isola di Veglia vista la crisi delle forniture causata dall'invasione russa dell'Ucraina. Lo ha annunciato a Bruxelles il premier Andrej Plenković. Il rigassificatore di Castelmuschio sull'Isola di Veglia, entrato in funzione nel gennaio del 2021, fornisce 2,6 miliardi di metri cubi di gas all'anno. Ora, in seguito alla crisi delle forniture dovuta all'invasione russa dell'Ucraina, si sta valutando la possibilita' di aumentare la sua capacita' a 2,9 miliardi di metri cubi. Lo ha dichiarato il premier Andrej Plenković a Bruxelles dove ha partecipato al vertice comunitario. Ha quindi ribadito che e' stata una mossa azzeccata la costruzione del terminal quarnerino. "Se non avessimo optato per una fonte diversificata di approvvigionamento di gas" ha spiegato "ora i problemi sarebbero molto piu' gravi". Alla luce dell'accordo sull'aumento della distribuzione di gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti all'Unione Europea, Plenković ha affermato che di sicuro si assistera' all'aumento degli investimenti nei rigassificatori. In questo momento il fabbisogno di gas della Croazia viene soddisfatto nella misura del 22% dalle importazioni dalla Russia, il 21% dalla produzione interna e il rimanente 57% dal rigassificatore.
Valmer Cusma