L’elezione del Capo dello stato, ottava dall’indipendenza della Croazia, si svolgerà dunque qualche giorno prima di Capodanno e sarà questa la terza consultazione del 2024 dopo le parlamentari ed europee. Al momento sono 12 i potenziali candidati. Affinché il loro nome compaia sulle schede, tutti dovranno raccogliere il sostegno di almeno diecimila firme. Naturalmente tra questi c’è l’attuale presidente Zoran Milanović che da tempo ha annunciato la corsa per il secondo mandato. Tra gli altri candidati ci sono ancora l’indipendente, ma comunque sostenuto dall’HDZ Dragan Primorac, Miro Bulj del Most/Ponte, Miroslav Kolakušić presidente del Partito diritto e giustizia e poi tutta una serie di altre personalità provenienti dal centro-destra ma anche dal mondo dell’imprenditoria e del giornalismo.
Da segnalare la partecipazione di ben quattro donne e tra queste ci sono l’indipendente Marija Selak Raspudić e Ivana Kekin del Možemo/Possiamo. Per essere eletto al primo turno, il candidato deve ottenere il 50 più uno per cento dei voti, in caso contrario si va al ballottaggio previsto per il 12 di gennaio.
In questi giorni, e come probabile conseguenza dello “scandalo corruzione” che ha coinvolto l’ormai ex ministro alla sanità Villi Beroš, la stampa riporta le regole per il finanziamento della campagna elettorale che può venir sostenuta dagli stessi candidati, dai partiti politici e da donazioni. Il tetto massimo di spesa per la prima tornata supera di poco il milione di euro. Per i candidati al secondo turno sarà concesso spendere in più il 20% di questo importo. Per quanto riguarda le donazioni il sostegno può arrivare da persone fisiche e persone giuridiche, le prime potranno versare su un particolare conto bancario, controllato dal Commissione elettorale centrale, poco meno di 4 mila euro, le seconde invece 26.mila.

Foto: BoBo
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