I dati parlano di 1.908 infetti e 48 vittime. In isolamento ancora quasi 13.800 persone mentre l’indice di trasmissibilità della malattia e sotto l’uno. Intanto alla vigilia della riunione di governo di domani si susseguono le riunioni incentrate sulle modalità di allentamento delle misure restrittive.
Come riporta la stampa croata non ci sarebbero ancora proposte concrete, ma gli incontri tra esponenti dell’esecutivo ed esperti - in primo luogo epidemiologi- proseguono a ritmo serrato. Si cerca di individuare le modalità di un rilancio dell’economia, ma in sicurezza: perciò si sta vagliando punto per punto, categoria per categoria, professione per professione. “E’ chiaro che sarà più semplice stabilire la riapertura di una concessionaria di automobili che quella di un negozio di abbigliamento, ma vanno individuati dei criteri igienici e sanitari per garantire una spinta a tutti” afferma Davor Majetić direttore dell’Associazione croata dei datori di lavoro.
Intanto secondo uno studio del Centro per le malattie infettive di Londra, in Croazia il cosiddetto R0 ovvero numero di riproduzione base avrebbe un valore inferiore a uno e si aggirerebbe sullo 0,8. Il parametro – ricordiamo- misura la potenziale trasmissibilità della malattia ovvero il numero medio di contagi secondari prodotti da ciascun individuo infetto. In altre parole, in Croazia in media un singolo malato infetterebbe meno di una persona. “Un risultato da prendere con la dovuta cautela a causa del ridotto campione statistico esaminato” dicono gli esperti. Va rilevato comunque che stando all’Organizzazione mondiale della sanità, R0 del Coronavirus si aggira dal 2 al 2,5 mentre nuove ricerche lo attestano tra il 4 e il 9. Per fare un confronto, il numero di riproduzione base della varicella è quindici, due quello di AIDS ed ebola.
Lionella Pausin Acquavita